Per uno sguardo diverso sulla Grande Guerra.
Dal telegramma del generale Luigi Cadorna, 1° novembre 1916: “… ricordo che non vi è altro mezzo idoneo a reprimere il reato collettivo che quello dell’immediata fucilazione dei maggiori responsabili e allorché l’accertamento personale dei responsabili non è possibile rimane il dovere e il diritto dei comandanti di estrarre a sorte tra gli indiziati alcuni militari e di punirli con la morte…”.
A chiusura del Mostra “Lenga(s) de Guèrra”, allestita dal CIRDOC di Béziers presso il Centro Polifunzionale di Miribrart di Ostana (Cn), dedicata alla presenza delle lingue occitana, bretone e basca nelle trincee francesi durante la Grande Guerra, il Premio Ostana - scritture in lingua madre propone un pomeriggio di confronto sul tema della giustizia di guerra nel primo conflitto mondiale. Tema spesso sottovalutato nelle sue dimensioni e nella sua crudeltà. Basti ricordare che in Italia, dal 1915 al 1918, su circa 5 milioni di mobilitati, 1 soldato su 14 subì un processo penale e 1 su 24 fu processato. L’Italia detiene un triste primato per la ferocia con cui punì i suoi soldati: i tanti che disertarono, coloro che si ribellarono alla trincea, agli assalti suicidi imposti dai comandi, o semplicemente mostrarono un insufficiente “spirito patriottico” per una causa che non sentivano propria.
Interverranno:
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Giulia Sattolo, ricercatrice universitaria, la cui tesi di laurea presso l’Università di Udine 2005/2006 è dedicata alla rivolta e alle fucilazioni della Brigata Catanzaro nel luglio del 1917.
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Cesare Albertio Loverre, docente e ricercatore, autore di un saggio sui fucilati del Gen. Graziani dopo la ritirata di Caporetto.
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Mario Bruno, docente di scuola media, autore di una ricerca sulle lettere a casa dei soldati provenienti dalla bassa valle Po e sui documenti riguardanti le diserzioni di militari di area saluzzese.
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Franco Baudino, curatore della mostra fotografica su soldati di elvesi (valle Maira) nella Grande Guerra.
Coordina Fredo Valla, documentarista.
In apertura e chiusura dell’incontro, saranno proiettati il trailer del film documentario di Fredo Valla “Disobbedienti alla guerra” e il film documentario di Enrico Maria Verra “Scemi di guerra”, che ricostruisce le dolorose tappe che portarono migliaia di soldati durante il primo conflitto mondiale ad affrontare il calvario della malattia mentale, dopo quello delle trincee, degli assalti, dei gas e dei bombardamenti.
25 giugno – ore 11:00 presso la Sala Comunale
In apertura alla giornata verrà conferita all’antropologo Annibale Salsa la cittadinanza onoraria della città di Ostana. Nato nell'entroterra savonese, Salsa è uno dei più grandi specialisti di antropologia alpina in Italia. Si interessa già in giovane età alla cultura e alla lingua occitana, che affianca al profondo amore per la montagna: dal 2004 al 2010 è Presidente nazionale del Club alpino italiano, carica che ha interpretato in chiave socio-culturale e non sportiva, cercando di avvicinare l’associazionismo alpinistico alle problematiche delle genti della montagna.
In chiusura di serata
Ore 21.30
“Vesamont”
spettacolo teatrale, musicale, multimediale sul tema dell’emigrazione e dei ritorni
con Dario Anghilante, Peyre Anghilante, Flavio Giacchero, Gigi Ubaudi
Per informazioni:
chambradoc@chambradoc.it
328-3129801
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