In Francia la riforma regionale ha portato un nuovo assetto territoriale. Molte Regioni sono state accorpate, uno di questi nuovi accorpamenti riguarda le Regioni Languedoc-Roussillon e Midi- Pirénèes. Una grande nuova Regione sulla quale il territorio ha innestato una democratica discussione in merito al nome da darle. Gli occitanisti e coloro che sono radicati nel territorio propongono Occitania o Occitania centrala, altri propongono Gran Sud e suoi derivati.
Sul nome da dare a questa nuova Regione si è sviluppato un grande dibattito che ha coinvolto anche i mezzi di comunicazione, un sondaggio è già stato effettuato sugli indici di gradimento della popolazione. E il nome Occitania ha avuto un significativo gradimento. Sembra una questione di poco conto ma non lo è. Sappiamo tutti che l’immaginario collettivo si forma attraverso le parole che ci vengono comunicate. Per dire la mia è evidente che in queste due Regioni batte il cuore dell’Occitania, li c’è la sua storia principale con i trovatori, con le vicende legate al catarismo e, ancora oggi le due regioni attuali sono quelle che danno impulso alla creatività, a progetti strategici territoriali e anche a progetti pan-occitani. Basta pensare al Cirdoc di Beziers e all’Estivada di Rodez, per citare due esempi che tutti più o meno conoscono.
Questa nuova situazione che con la riforma territoriale regionale si viene a creare, potrebbe rappresentare una magnifica occasione per la Francia di effettuare quello che in altri campi e in altri luoghi, con coraggio hanno fatto grandi personaggi: riconsiderare la storia di Francia in modo oggettivo, e procedere ad una riparazione storica al fine di sanare una ferita che nel terrritorio di lingua d’oc sanguina ancora oggi. Dando alla nuova Regione il nome che maggiormente la contraddistingue.
Ma le cose non sembrano andare così: è infatti di questi giorni la notizia riportata sul blog di Fr3 viure al pais che il governo propone per decreto un nome per ogni regione. Mentre le collettività territoriali regionali si organizzano per dare un nome, - la nuova Regione Languedoc R-Midi P. ha lanciato una iniziativa di consultazione on line che avrà il suo epilogo il 24 giugno con il chiaro intento di aprire una riflessione collettiva che può dare frutti positivi per una crescita territoriale consapevole-,il governo ha trasmesso ai Prefetti le sue istruzioni per una rapida riflessione con la procedura che intende seguire per la determinazione dei nomi. Una lettera firmata dal nuovo Prefetto Pascal Mailhos in Languedoc R-Midi P. chiede al Consiglio Economico, Sociale e Territoriale Regionale (CESAR) di riflettere ai criteri che permetteranno la determinazione del nome. Riunito il Consiglio, per la prima volta a Monpellier sotto la Presidenza di Carol Delga, uno dei Presidenti dell’Assemblea Regionale, il CESAR, organo con funzione solo consultiva, preconizza il nome di Languedoc-Pyrénées.
Nulla di sorprendente nella scelta perchè Jean-Louis Chauzy suo Presidente aveva indicato che il Prefetto della Regione aveva scelto CESAR per definire i decreti di nomina in vista di un decreto governamentale stabilendo il nome Languedoc per la cultura e la storia e Pyrénées per la geografia.
E “Occitania”, un nome giunto in testa ai sondaggi? Secondo lui nemmeno il 10% dei membri del CESAR l’hanno proposto.
Cosa dire? Di fronte alla modernità del mondo lo Stato francese continua imperterrito a ragionare in modo giacobino. Ancora una volta è il vecchio che avanza! Peccato, ancora un’altra occasione persa?
commenta