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Nòvas n.147 Avost 2015

Attilio Mussino, disegnatore di Pinocchio, alla Grande Guerra

Attilio Mussino, dessenhaire de Pinocchio, a la Granda Guèrra

Pochi conoscono questa parte della sua vita
di Gennaro Russo

Attilio Mussino, disegnatore di Pinocchio, alla Grande Guerra
italiano

Come è a tutti noto, la Grande Guerra, si svolse dal 28 luglio 1914 all’11 novembre 1918, per l’Italia l’inizio avvenne, però, il 24 maggio 1915. Per pubblicizzare l’entrata dell’Italia in guerra contribuì non poco la campagna di convingimento svolta dalla stampa, anche se va ricordato che l’Italia nel 1914 era un paese ancora largamente semianalfabeta.

Il censimento del 1911 aveva decretato che solo il 62% degli italiani di età oltre i sei anni sapeva leggere e scrivere; si andava dal 90% del Piemonte fino a arrivare al 30% in Calabria.

Nonostante questi dati scoraggianti, negli anni precedenti all’entrata in guerra, l’industria dell’informazione si era sviluppata in modo considerevole, modernizzando le tecniche di produzione e distribuzione di giornali, libri e quant’altro. Le principali testate d’opinione: il Corriere della Sera, La Stampa, Il Secolo, Il Mattino, Il Giornale d’Italia, La Tribuna, l’Avanti e Il Messaggero si rivolgevano, a quel tempo, ad un pubblico di oltre un milione di lettori. Confronto largamente perdente con altre Nazioni come ad esempio la Francia che raggiungeva con le sue 200 testate della stampa una tiratura di oltre 10 milioni di copie!

Comunque con l’inizio della guerra le vendite in Italia dei quotidiani e dei periodici aumentarono vertiginosamente. Il Corriere della Sera salì da 350 mila copie a una media di 500-600 mila. La Stampa raggiunse le 200 mila e il Resto del Carlino le 150 mila e il Gazzettino addirittura passò da 30 mila a150 mila copie.Una parte non marginale nel pubblicizzare la guerra fu svolta dai fumetti.

Tra tanti autori di fumetti, un posto di rilievo compete ad uno, molto conosciuto in Italia, in particolare in Piemonte, ma specificatamente in provincia di Cuneo e più precisamente a Vernante: ovvero Attilio Mussino. Come è noto, il Nostro intorno alla metà degli ani ’40 si trasferì da Torino a Vernante dove continuò a dipingere e fece gratuitamente da maestro ai giovani che desideravano apprendere l’arte del disegno e della pittura. Mussino raggiungerà la notorietà per aver dato il volto definitivo al libro Pinocchio di Collodi.

Ci lavorò tre anni illustrando 400 tavole a colori e in bianco e nero per la prima edizione di lusso del Pinocchio di Collodi. Sarà il suo capolavoro, creando il Pinocchio che tutti conosciamo dal naso lungo e dalla figura legnosa. Morirà a Vernante il 16 luglio del 1954 a 76 anni e a vegliare sulla sua tomba del locale cimitero si trova un Pinocchio in lacrime.

A perpetuare a Vernante, in Val Vermenagna, il ricordo di Attilio Mussino ci hanno pensato Carlet e Meo (Carletto Bruno e Meo Cavallera) ai quali va il merito di aver realizzato gratis, sui muri delle case del paese, oltre 150 murales che narrano la favola di Pinocchio.

L’idea dei murales fu di Carletto Bruno, e siamo nel 1989: si trattava di riprodurre fedelmente le tavole di Attilio Mussino disegnatore di tanti periodici dell’infanzia tra cui il famoso Corriere dei Piccoli. Sappiamo che i murales sono stati tutti eseguiti con materiali messi a disposizione dalla Pro Loco di Vernante. Dopo la preparazione del muro, sul medesimo viene schizzata con gesso la scena e successivamente dipinta. Su tutti i murales oltre la firma di Carlet e Meo è sempre riprodotta quella di Attilio Mussino.

Così che Vernante è diventato il paese dello Zio di Pinocchio come Collodi in Toscana è il paese di Pinocchio.

Credo che tutto quanto ho sopra descritto sia abbastanza noto a molti lettori, ma sono certo che pochi sanno che Attilio Mussino ebbe una parte importante prima e durante la Grande Guerra. Nel corso del primo conflitto mondiale, nelle Scuole Italiane, i Maestri furono determinanti nel creare nei bambini lo spirito di crociata a base di odio per lo storico avversario austriaco.

Un ruolo principale fu soprattutto affidato ai personaggi a fumetti, in prima linea troviamo il personaggio Schizzo, fumetto che vide la luce il 15 settembre 1912, creato dalla matita del nostro Attilio Mussino e largamente pubblicizzato per anni sul Corriere dei Piccoli, nato come supplemento del Corriere della Sera nel 1908. Ricordo che il Corriere dei Piccoli venne utilizzato come strumento per educare i giovani alla guerra e come arma di propaganda anche in chiave irredentista. Con Schizzo, nel fumetto del Corriere dei Piccoli, il popolo dei giovanissimi italiani fu così coinvolto nella guerra. I bambini vennero rappresentati come figure vittime del dovere, come l’orfano di guerra, il profugo, il figlio povero del richiamato, ecc. Va precisato che Schizzo nacque ben prima della Grande Guerra, esattamente nel 1912, e venne rappresentato da Mussino come ardimentoso sognatore di imprese straordinarie, sarà il primo fumetto a trasmettere una partecipazione esplicita per la guerra. Descrivere tutte le avventure di Schizzo credo, che dopo 100 anni, sia oggettivamente difficile, ma ci tenevo a ricordare questo personaggio uscito dalla matita di Attilio Mussino. Tra tante belle storie raccontate da Mussino ne voglio ricordare una che credo sia significativa e sarà la prima avventura del piccolo Schizzo.

Il personaggio Schizzo dopo aver accompagnato il fratello maggiore alla partenza della guerra si addormenta sognando di vedere una rapida carriera militare che l’avrebbe portato a guidare, da Generale, le truppe italiane.

Ma Mussino, oltre a partecipare in prima persona, come soldato, alla Grande Guerra nel 1917, venne impiegato anche come autore di cartoline di propaganda dal gruppo di bambini dolenti, vestiti di stracci che invocavano aiuto al giovane fante in uniforme.

Ricordo che nel periodo in cui Mussino partecipa alla guerra il personaggio Schizzo continua a vivere sul Corriere dei Piccoli nella matita del suo coautore Moroni Celsi.

Il racconto eroico per l’infanzia cessò a gennaio del 1919 dove Schizzo vede ritornare, sicuramente felice e contento, i soldati Italiani a casa.

Con questo mio scritto credo di aver svelato a molti lettori, e forse anche a molti abitanti di Vernante, ciò che non si conosceva di Attilio Mussino.

Spero di esserci riuscito, precisando che molte delle notizie che ho elencate le ho tratte da un ottimo libro sulla Grande Guerra, appena letto, scritto nel 2014 da Marco Mondini, che ha per titolo LA GUERRA ITALIANA.

occitan

Coma se sa, la Granda Guèrra se desbanet dal 28 de lulh dal 1914 al 11 de novembre dal 1918. Per l’Itàlia, totun, lo començament avenguet lo 24 de mai dal 1915. Per publicizar l’intrada en guèrra de l’Itàlia a contribuïet pas pauc l’implicacion de l’estampa, bèla se vai recordat qu’ental 1914 l’Itàlia era un país encara larjament metz analfabeta. Lo censiment dal 1911 avia decretat que masque lo 62% de lhi italians d’atge sobre lhi sieis ans saubia léser e escriure; s’anava dal 90% dal Piemont al 30 % en Calàbria.

Malgrat aquestas donaas descoratjantas, enti ans precedents a l’intrada en guèrra, l’indústria de l’informacion s’era desvolopaa en maniera considerabla, en modernitant las técnicas de produccion e distribucion sai jornals, de libres e mai d’autre. Las principalas testaas d’opinion: Il Corriere della Sera, La Stampa, Il Secolo, Il Mattino, Il Giornale d’Italia, La Tribuna, l’Avanti e Il Messaggero s’adreçavon, an aquel temp, a un públic de mai d’un milion de lectors. Un confront larjament perdent embe d’autras nacions coma per exèmple la França, embe sas 200 testaas de l’estampa e una tiratura de passa 10 milions de còpias!.

Totun, embe lo començament de la guèrra, las vendas en Itàlia di quotidians e di periòdics creisseron vertiginosament. Lo Corriere della Sera montet da 350 mila còpias a una mesana de 500-600 mila. La Stampa rejonhet las 200 mila, Il Resto del Carlino las 150 mila e Il Gazzettino passet en dreiçura da 30 mila a 150 mila còpias. Una part ren marginala ental propagandar la guèrra foguet facha dai dessenhs animats.

Entre tanti autors de dessenhs animats, un pòst de relèu compet a un, ben conoissut en Itàlia e sobretot en Piemont, precisament al Vernant, en província de Coni: attilio Mussin. Coma se sa, l’òme a l’entorn di ans ’40 se meiret da Turin a al Vernant ente contuniet a pintrar e faset gratuitament da magistre ai joves que volion emprene l’art dal dessenh e de la pintura. Mussino rejonharè la notorietat per aver donat lo visatge definitiu al libre Pinocchio de Carlo Collodi.

Lhi trabalhet sobre tres ans en illustrant 400 taulas a colors en blanc e nier per la premiera edicion de lux dal Pinocchio. Serè son cap d’òbra, en creant lo presonatge que tuchi conoissem dal nas lòng e la figura lenhosa. Murirè al Vernant lo 16 de lulh dal 1954 a 76 ans e a velhar sus sa tomba, al cementieri dal país, se tròba un Pinocchio en larmas.

A perpetuar al Vernant, en val Vermenanha, l recòrd dal grand sessenhaire lhi an pensat Carlet e Meo (Carletto Bruno e Meo Cavallera), ai quals vai lo mérit d’aver realizat gratis, sus lhi murs des maisons dal país, passa 150 murales que còntion l’istòria de Pinocchio.

L’idea di murales es estaa de Carlet, e sem ental 1989: se tractava de reproduire fidelament las taulas de Attilio Mussino, dessenhaire de tanti periòdics de l’enfança entre lhi quals lo famós Corriere dei Piccoli. Saubem que lhi murales son estats tuchi realizats embe de materials butats a disposicion da la Pro Loco dal país. Après la preparacion dal mur, ven esboçaa la scena e puei pintraa. Sus tuchi lhi murales en mai de la firma de Carlet e Meo es sempre reproducha aquela de Attilio Mussino.

Parelh Lo Vernant es vengut lo país dal Barba de Pinocchio coma Collodi en Toscana es lo país de Pinocchio.

Creo que tot çò que ai escrich sobre sie pro conoissut a tanti lectors, mas siu segur que pauc de monde sa que Attilio Mussino auguet una part importanta derant e durant la Granda Guèrra, quora lhi magistres fogueron determinats a crear enti mainats l’esperit de crosada a basa d’òdi per l’istòric nemís austrician.

Un ròtle principal foguet confiat sobretot ai personatges animats. En premiera linha trobem Schizzo, lo personatge d’un dessenh animat que veiet la lutz lo 15 de setembre dal 1912 creat dal creion dal nòstre Attilio Mussino e larjament publicizat per d’ans sal Corriere dei Piccoli, naissut coma suplement dal Corriere della Sera ental 1908. Me soveno que lo Corriere dei Piccoli venguet utilizat coma un’enstrument per educar lhi joves a la guèrra e coma un’àrma de propaganda bèla en clau irredentista.. Embe schizzo, ental dessenh animat lo pòple di mai que joves italians foguet talament mesclat dins la guèrra. Lhi mainats fogueron representats coma de figuras víctimas dal dever, coma l’orfanèl de guèrra, lo refugiat, lo filh paure dal rechamat, etc. Vai precisat que Schizzo naisset ben derant de la Granda Guèrra, ental 1912, e foguet representat da Mussino coma un’ardimentós sumiaire d’empresas extraordinàrias; serè lo premier a transméter una participacion explícita per la guèrra. Descriure totas las aventuras de Schizzo creo que, après 100 ans, sie objectivament de mal far, mas lhi teniu a recordar aqueste personatge salhit dal creion de Attilio Mussino. Al metz de tantas bèlas istòrias contiaas dal dessenhaire, ne’n vuelh rememoriar una que creo qe sie significativa e que serè la premiera aventura dal pichòt Schizzo: lo personatge, apres aver acompanhat lo fraire major a la partença per la guèrra, s’enduerm en sumiant de veire una ràpida carriera militara, que l’auria portat a menar, da General, las tropas italianas.

Mas Mussino, en mai que participar en premiera persona, coma soldat, a la Granda Guèrra ental 1917, foguet emplegat decò coma autor de cartolinas de propaganda dal grop de filhets dolelts, vestits d’estraç, que invocavo d’ajut al jove fant en unifòrm.

Me soveno qu’ental periòde ente Mussino participava a la guèrra, lo personatge Schizzo cntúnia a viure sal Corriere dei Piccoli dins lo creion de son coautor Moroni Celsi.

Lo racònt eròic per l’enfança s’achabet a genoier dal 1919, ente Schizzo ve retornar, segurament aürós e content, lhi soldats italians a maison.

Embe aqueste miu escrich creo d’aver desvelat a tanti lectors, e benlèu decò a tanti abitants dal Vernant, çò que se conoissia pas de Attilio Mussino. Espero de lhi èsser arribat, en precisant que un baron de notícias qu’ai elencat las ai tiraas da un excellent libre sus la Granda Guèrra just lesut, esqrich ental 2014 da Marco Mondini, que se sòna La Guerra Italiana.


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