Un tempo c’era il detto “scappa lavoro che io arrivo!”. Oggi esso è più che mai d’attualità. Non occorre nemmeno scappare dal lavoro, visto che scarseggia sempre di più. I giovani fan volare la fantasia e s’inventano di tutto qui nelle valli occitane, ma è difficile riuscire a vivere di agricoltura, di turismo, d’erbe officinali, e soprattutto è difficile pensare di poterlo fare se non si ha un capitale iniziale! Per incoraggiare le perone si adducono sempre esempi virtuosi, si mostra che qualcuno ce l’ha fatta. Certo, ci mancherebbe che nessuno ce la faccia! In tutte le epoce storiche c’è qualcuno che è riuscito, ma se se si gratta in fondo al barile ci si può accorgere che non è stato facile, e che soprattutto chi ce l’ha fatta aveva al momento attuale, per una ragione o per l’altra, un capitale iniziale.
In questo caso, se si hanno pochi soldi, se l’idea è forte, la visione ampia, la volontà granitia, se non si ha paura di balzare a piè pari nel mondo della burocrazia, un mondo terribile che fa sentir sempre inadeguati e colpevoli anche se non si è fatto nulla, si può cercare di compiere i primi passi che poco a poco conducono verso la realizzazione del proprio sogno.
E occorre ancora vedere se si vole realizzare il proprio progetto. Più si sale vèrso i paesi di montagna, più le difficoltà aumentano. Ogni pezzo di terra ha più proprietari, riuscire a crearsi una proprietà è un’impresa ciscopica. Se si ha la fortuna di avere un Comune a sostegno và meglio, altrimenti si preannuncia una via crucis da un proprietario all’altro senza vederne la fine. Senza dubbio, alla fine si sarà acquisita una vasta conoscenza di tutte e parentele del paese, compresi forse i loro peccati, dove sono emigrati, a quale famigia appartenevano. Se pensiamo che nulla sia inutile nella nostra vita, quello è il modo migliore per una nuova possibilità d’appartenenza a una memoria collettiva.
Ma bisogna sbrigarsi. La strada e lunga e piena di ostacoli. Come si diceva, atto secondo: bisogna avere il coraggio di affrontare la burocrazia. E lì entri in un mondo parallelo fatto d’iscrizioni a varie organizzazzioni e i conseguenti fogli da compilare, da compilare... Così la disperazione t’assale e il morale cade a terra. Pensi di abbandonare tutto e sogni di andare a vivere in una grotta come Pit de bauma, il personaggio di Elva che mi raccontavano aver già preso un tempo quella decisione.
Finalmente scopri parole nuove mai udite prima: Legge Galasso, il Gal, il Psr... Essi ti chiamano e di notte sogni di loro che t’invitano a entrare nel loro mondo, a non aver paura d’affrontarli, e tu ti senti sempre più scoraggiato, solo, spaventato e non sai a chi rivolgerti. Bisognerebbe che qualche psicologo si specializzasse in questo campo! Ecco un nuovo lavoro per i giovani. Giovani senza lavoro che l’hano trovato per sostenere altri giovani che voglio realizzare un loro progetto di lavoro.
In realtà oggi il lavoro che non manca è quello delle agenzie di sostegno per affrontare la burocrazia. I commercialisti e le organizzazioni sindacali hanno sempre più lavoro, ma anche per fare domande di finanziamento a tutti i livelli c’è il Festival di project Manager e altre figure nuove, tutte rigorosamente richieste in lingua inglese, se le nomini in italiano sei già escluso dall’inizio da un possibile percorso in quel campo.
Dove manca completamente il lavoro è nel campo della cultura. Sempre di più si pensa che essa debba rendere. Ma rendere a chi? A coloro che la finanziano. Il denaro investito in quell’ambito deve renderre, deve ritornare all’investitore. Ma come fare a calcolare la rendita in rapporto con l’investimento? Chi riconosce la rendita dell’azione immateriale? Chi ne fa una valotazione oggettiva? Forse ciò sarebbe possibile nel caso di un territorio che ha chiari gli obiettivi a cui mira e traccia dunque un cammino comune per azioni materiali e immateriali, donando a tutte loro un valore all’incirca uguale. Ma nel caso delle nostre valli, dove non c’è una politica e una visione del futuro, ciò è un sogno ce non si può realizzare.
Quindi auguri di buon primo maggio! Io vado a Pessinetto alla manifestazione ideata e organizzata da giovani di buona volontà “Courenta mai”. Là potrete trovarmi con la cultura e la produzione editoriale e se vorrete protremo continuare il discorso cha ho iniziato.
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