Scarpette di Vernice
Erba fredda sotto i piedi
Il “fiato” della terra tra le dita
Due trecce di capelli neri
A incoronarmi gli occhi.
Ditemi,dunque, cosa c’è
dietro le mie montagne?
E poi, com’è che il mare
Si è nascosto dentro tanta acqua..
Scarpe di cuoio e ferro
Una “courento” nel fienile di “Bar Gianpiere”
Aliti addosso, sudore di vetro,
dalle cosce ai talloni
che picchiano il larice…
Hanno detto che una valigia
Mi avrebbe portata lontano
Pantaloni bianchi come la neve,
la mia camicia e il mio cappello migliore.
Ditemi, dunque,
perché?
Non bastavano un campo di patate e un fascio di fieno?!
Cosa ne sarà del sorriso del vecchio,
che canta e piange questa terra muta.
Scarpe di vernice che danzano,
una fisarmonica accenna un valzer,
bianchi abiti di lino che s’alzano
come ciuffi di cappelli al vento.
A Marsiglia: mille luci,
non sono stelle, ma fiammiferi senza fili.
Vertine luminose, profumo di miele,
e cappelli che riflettono le luci del cielo.
Ditemi, dunque,chi è?
Che suona la sua armonica sulla gente
In angolo vuoto che è mio,una lacrima d’acqua fredda scende e ride.
Scarpe di vernice che danzano…….
(Ho provato uun paio di scarpette rosse come bacche di rosa canina, il piede sudato, sogna gli scarponi e l’erba fresca.)
3 Metri di Neve
Quando guardi il mondo da qui,
se lo guardi meglio,
sembra un grido di colori
schizzati su un foglio
Sul mio tavolo di larice rosso
C’e una briciola di pane
La colazione che mi ha soffocato il cuore
Mi ricordo che ti ho chiamata.
Voglio, voglio, sole e pioggia ,
luna e stelle,
voglio dormire sotto la neve
senza avere fretta
Io sono come una nave,
che ha perduto il mare
sono come una nave pronta
che ha paura di nuotare
e si è fermata un’ultima volta
per respirare.
Io voglio sole e pioggia,
tavolo e sedia,
un piatto di pietra dolce
per mangiare la notte,
A quella gente che ha dimenticato il mio nome,
e urlato il tuo,
ricodo che abbiamo saldato i conti
sotto tre metri di neve.
Perché l’amore, né nasce , né muore
E non si addormenta
Sarò sempre a guardare con i tuoi occhi il giorno che ti ho lasciata.
Voglio sole e pioggia,
luna e stelle,
voglio dormire sotto i fiori
voglio sole e pioggia,
luna e stelle
un bicchiere d’acqua di fonte
per lavarmi la pelle,
bere la pelle.
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