La Regione Piemonte andrà a nuove elezioni?
La sentenza del Tar Piemonte è finalmente arrivata e Cota andrà a casa a causa di una lista irregolare.
Pare incredibile che per pervenire a questo evidente atto ci siano voluti 4 anni e quindi Cota ha governato tutti questi anni senza averne titolo.
Ai tempi delle problematiche sorte negli Stati Uniti a seguito dei conteggi per l’elezione Gore-Bush ci vollero poche settimane per ricontare milioni di voti e per prendere una decisione definitiva. Altro Paese, altra serietà, altro senso dello Stato!
Naturalmente tutto questo non fa scandalo visto quello che è successo con il “porcellum”. Anche qui era ben evidente che privare il cittadino del diritto di scegliere i propri rappresentanti non poteva essere considerato atto legittimo; ma faceva comodo alle segreterie dei partiti nominare ossequienti parlamentari. E l’abbiamo avuto per anni, prima che la magistratura se ne accorgesse…..
Questa è l’Italia!
In Italia c’è un governo che da quasi un anno va avanti per annunci. Non si vede il lavoro fatto….perché non c’è... E forse è meglio così visto i risultati dei pochi atti portati a termine.
Poco lavoro dei politici (quelli che contano) e molto lavoro di pessima qualità della burocrazia romana che passa da una figuraccia all’altra: scarsa professionalità e scarsa conoscenza dei problemi del territorio.
D’altra parte come potrebbe diversamente essere? Tutte le riforme devono superare lo sbarramento berlusconiano e qui si ferma praticamente tutto quello che è contro certi interessi. Pensiamo solo alla vendita delle frequenze televisive di cui non si parla più e che pare frutterebbero 2-3-4 miliardi di euro a questo Stato perennemente affamato di entrate. Pensiamo alle migliaia di società, più o meno inutili, partecipate dagli enti pubblici, dove sono sistemati i raccomandati dei partiti, che costano allo Stato cifre consistenti, ma ben nascoste, per il ripianamento dei relativi bilanci. O agli enti inutili la cui soppressione è stata decisa da anni ma che non vengono soppressi…..O alle fondazioni, per queste i soldi ci sono, che fanno capo a potenti uomini politici. O ai superstipendi di molti burocrati dello Stato.
Queste sono le palle al piede che ha l’Italia e che drenano risorse che andrebbero riversate sullo sviluppo togliendole dall’inefficienza del sistema paese e dalle rendite parassitarie. Tutti privilegi inattaccabili se non con azioni forti che nessun politico oserà mai fare.
Non se ne esce più!
Tornando al Piemonte.
Questa sentenza giunta dopo 4 anni dà l’idea dello sfascio al quale è giunta la nostra Giustizia (che continuiamo a scrivere con la maiuscola) a causa di procedure che si direbbero fatte apposta per scoraggiare le persone oneste, con conseguente discredito agli occhi dell’opinione pubblica (non meno delle altre istituzioni: classe politica in testa dove anche le persone serie che pur lavorano con dedizione e passione sono accumunate a quelle coinvolte nella ragnatela del malaffare, trasversale ormai a tutte le forze politiche).
Ormai la gente è convinta, e in buona parte con ragione, che chi fa politica lo faccia per intrallazzare ed arricchirsi. Basta vedere gli scandali che giornalmente vengono alla luce. E quanti rimangono nascosti?
Come siamo potuti arrivare a questo punto? Come ha potuto la sinistra italiana tradire gli storici valori di giustizia, fratellanza, senso del dovere, rispetto delle istituzioni democratiche che erano parte fondante e caratteristica di ogni militante?
I parlamentari del PCI per anni (ma siamo nella preistoria..) lasciavano buona parte della loro remunerazione (che già era decisamente bassa rispetto all’attuale) al Partito che la usava per FARE POLITICA.
Impensabile al giorno d’oggi.
La politica era LA VITA per molti: era impossibile che un parlamentare PCI potesse sposarsi con una parlamentare DC..... La politica era anche condivisione fino in fondo di valori e di vita che non permetteva compromessi.
Ma in Italia l’etica e questi valori sono diventati se non merce rara, almeno sentimenti nascosti.
I nuovi valori sono quelli propinati dalle televisioni commerciali che sono state prontamente seguite da quelle pubbliche: veline e calciatori!
Il nascente asse Renzi-Berlusconi costituirà l’angosciate fine della sinistra senza che si riesca a capire, per ora, quale sarà il nuovo modello politico. Ma forse qualcuno ce l’ha ben chiaro…
D’altra parte è impensabile un predominio della sinistra senza un lungo lavoro preventivo di rifondazione della stessa, regione per regione, sezione per sezione, ridando entusiasmo, idealità, obiettivi, ai militanti. Se questa specie esiste ancora!
E chi ne ha voglia? Sarebbe una grande operazione ma anche un grande lavoro.
Lavoro? Che roba è?
Tornando alla giunta Cota. Cosa succederà ora?
Naturalmente Cota tenterà un inutile ricorso al Consiglio di Stato tanto per restare al governo il più possibile e, visti i tempi, solo un miracolo potrà fare in modo di votare per le regionali in concomitanza con le comunali e le europee. Ci sarà, in questo caso, un altro turno elettorale: alla faccia del risparmio…..
Nel frattempo cosa succederà? La Giunta Cota dovrebbe governare solo in regime di normale amministrazione: ma nessuno ha mai stabilito esattamente cosa significhi.
Si dovrà approvare il Bilancio 2014 della Regione Piemonte e questo pare difficile senza un accordo con la minoranza. E poi? Vedremo…
Ma di questa povera Italia qualcuno si interessa?
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