TGR Montagne: la voce delle Terre Alte sul servizio pubblico è da potenziare e da inserire in una migliore collocazione oraria rispetto all'attuale fascia mattutina su Rai5.
Questa la richiesta fatta questa mattina dall'on. Enrico Borghi, presidente dell'intergruppo
parlamentare per lo sviluppo della Montagna, in un documento inviato alla presidente della Rai Anna Maria Tarantola, al direttore generale Luigi Cubitosi, al sottosegretario all'Editoria Giovanni Legnini e al caporedattore del Tgr Vincenzo Morgante, che a Torino produce la trasmissione nata nel 2005 e da sempre attenta alle istanze delle Terre Alte italiane.
"Tgr Montagne - spiega Borghi - da un mese è stata spostata da Rai2 a Rai5, dove va in onda tutti i venerdì alle 12,15. In otto anni, la trasmissione è riuscita a conquistare un pubblico sempre più vasto di telespettatori e sappiamo essere in crescita quanti seguono la trasmissione sul canale internet del servizio pubblico. La rubrica ha saputo unire le esigenze del territorio alle voci di tanti protagonisti, come gli amministratori, le associazioni, i gruppi, che hanno il fulcro della loro azione nello sviluppo e nella promozione delle Terre Alte".
Secondo l'on. Borghi è necessario uno sviluppo e una migliore collocazione della trasmissione, da far tornare su una delle tre reti ammiraglie. "Questa scelta, che sottopongo ai più alti dirigenti Rai, condivisa da molti colleghi Parlamentari e da associazioni come Cai, Cipra, Uncem – prosegue Enrico Borghi - garantirebbe per la montagna e le zone rurali una strategia di comunicazione sul servizio pubblico, moderna, di respiro internazionale e aperta all’innovazione. Raccontare a centinaia di migliaia di persone la montagna, può sicuramente unire maggiormente quanti vivono nell'arco alpino e nell'Appennino, a quanti vivono in città e nelle aree urbane, ma anche ai molti turisti che scelgono la montagna per sport, svago, divertimento, relax".
Nell'evidenziare l'alta professionalità dei giornalisti e di tutte le figure della redazione e del centro di produzione Rai di Torino, Borghi auspica un incontro a breve con il direttore generale Cubitosi. "E' importante poter fare le migliori scelte per l'informazione e l'intrattenimento, che siano inclusive e capaci di raggiungere tutte le porzioni di territorio del Paese. Proprio come Tgr Montagne ha fatto e può continuare a fare, con passione e crescenti risultati di pubblico".
Iniziariva senz’altro lodevole quella dell’On Borghi alla quale aggiungiamo la nostra voce per quanto riguarda le lingue delle minoranze liguistiche storiche tra le quali quella occitana che rappresentiamo come Associaizone Chambra d’Òc. Ad oggi il servizio pubblico della Rai non si sta occupando per nulla delle lingue minoritarie e, visto che moltissime aree di minoranza sono collocate in territori di montagna, perché non proporre che si tenga conto nella trasmissione di TGR Montagne di questo fatto? Ogni volta avere un servizio in lingua minoritaria dedicato ad un’area di montagna corrispondente credo che potrebbe essere facilmente attuabile. Teniamo inoltre conto che le nostre lingue sono spesso a cavallo delle Alpi e rappresentano una cerniera a livello europeo.
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