È questa una piccola pubblicazione di Diego Anghilante per le edizioni Primalpe, aprile 2013, pp. 102.
Un dizionarietto ma molto prezioso, visto che la nostra lingua occitana alpina, pur ancora di uso comune tra la gente delle valli rischia di dimenticare e perdere molte parole ed espressioni che nel passato erano di uso comune e oggi sono sempre meno utilizzate. Una ricchezza lessicale che rischiamo di perdere a causa della contaminazione dall’italiano o per l’uso di espressioni più generaliste, meno specifiche e precise.
È`positivo il fatto che oggi siano presenti sul nostro territorio vari dizionari locali, etnotesti, opere letterarie, raccolte di testimonianze, ecc. ed è da queste fonti che Diego ha tratto il contenuto del dizionarietto. Nello specifico:
b. Giovanni Bernard, Lou saber – dizionario enciclopedico dell’occitano di Blins, ed. Ousitanio Vivo, Venasca, 1996
e. P.A. Bruna Rosso, Piccolo dizionario del dialetto occitano di Elva, ed. Valados Usitanos, Cuneo, 1980
g. Teofilo G. Pons – Arturo Genre, Dizionario del dialetto occitano della Val Germanasca, ed,. dell’Orso, Alessandria, 1997
fr. Glossario delle poesie occitane di Boudrie. In: Antonio Bodrero (Barbo Toni Boudrie), Opera poetica occitana, ed. Bompiani, Milano, 2011, pp. 913-1027
fv. Fonti varie: altri dizionari locali, opere letterarie nelle parlate occitane locali, articoli su riviste di cultura occitana, voci registrate personalmente dal curatore.
Riportiamo alcuni esempi che meglio fanno comprendere il lavoro, precisando che in “Lou reiremerque” è utilizzato (diversamente da questo piccolo articolo) il sistema grafico Escolo dóu Po:
avido, agg. arapià, rabaste, raquin b. aramasì e. abrazamà e. fr. glout, lapalù g. ëncharmà r.
ficcanaso, n.m. funaseaire b. funaire, furet, sabourier, tirocul e. funet e. g. tuchinh g. salabec r. (che rovista dove non dovrebbe) nastaire b.
(fare il) ficcanaso, v. nasiar e. funëtiâ g.
perdere, v. (-l’autocontrollo) arquetar (-tempo in giro) tarabasquiar e. douroulear, rouastresear b. gazanhar, bembliniar fv. (-acqua) raiar b. (-si) desbouchà-se e.
Sarebbe sicuramente opportuno (ed è innanzitutto per me che lo dico) fare maggiore attenzione quando si parla e si scrive per utilizzare dei termini più appropriati e specifici, e perchè no, consultare costantemente “Lou reiremerque”.
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