Promossa dalla Provincia di Torino una rete di oltre quaranta Comuni che spaziano da Carema a Olivetta San Michele, passando per le Valli Orco e Soana, le Valli Susa e Sangone, i comuni di Ostana, Melle, Venasca, Sambuco, ha calanderizzato un programma di attività che fa capo al progetto “Lingue Madri – L. 482/99” che prevede proposte culturali e linguistiche, formazione linguistica itinerante di rete, corsi di lingua frontali e on line per le lingue occitana, francoprovenzale e francese.
Attingendo alla ricchezza culturale di alcuni sportellisti che sono linguisti, ricercatori, etnomusicologi, e musicisti, nonchè traduttori, poeti, teatranti, la Chambra d’Òc, affidataria dell’esecuzione del progetto, facendo tesoro della positiva esperienza estiva con Carovana Balacaval e Tsanta en Tsamin, ha chiesto che vengano ideate delle arrività di animazione in rete. Queste sono: “Chantar l’uvèrn: teatro, storie, racconti, musica e canti della tradizione occitana e francoprovenzale, con Dario Anghilante, Peyre Anghilante, Flavio Giacchero e Gigi Ubaudi; “Dançar a la chantarèla: apprendimento delle lingue attraverso i canti con didattica interattiva, ballo cantato”, con Peyre Anghilante, Flavio Giacchero, Marzia Rey, Gigi Ubaudi; “Il suono amico, una tradizione musicale nelle Alpi occidentali: ottoni, violini e manici di scopa” con Flavio Giacchero; “L’anello forte di Usseglio, tchantà l’invern per far amní prumà”, serata dedicata a ricordi e momenti di feste passate e recenti, con Luisa Cibrario; “Couèinte d’Uvert: si an pasà iavet in cool... Racconti d’inverno: c’era una volta“, narratore Marco Rey; e, forte delle riprese estive del viaggio della Carovana Balacaval, Alberto Milesi sta montando il film “La Carovana vai amont: storia di un viaggio in Valle di Susa fra lingua occitana, francoprovenzale e francese”.
E’ la prima volta che organicamente un gruppo di lavoro occitano e francoprovenzale si costituisce per produrre insieme proposte culturali in lingua.
In effetti, oltre che per Chantar l’uvèrn, anche altri argomenti come per es. il lavoro linguistico che dovrebbe poi confluire nei dizionari informatizzati occitano e francoprovenzale, vedono la costituzione di un gruppo di lavoro misto, in queso caso coordinato da SmallCode e da Matteo Rivoira.
C’è poi tutto il capitolo riguardante gli sportelli frontali che coprono i vari territori e un ricco programma di proposte formative: tre corsi di francese, tre corsi di francoprovenzale, tre corsi di occitano frontali e la possibilità di usufruire di un tutor nell’insegnamento on line seguendo i corsi nelle tre lingue su www.chambradoc.it/insegnamentoOn-line.page
Il dato pìù importante della proposta Chantar l’uvèrn è il numero delle persone giovani che sono impegnate nel progetto: Francesca Bussolotti, Daniela Bodoira, Alberto Milesi, Matteo Ghiotto, Paola Vai, Mauro Durbano, Monica Lanteri, etc. si sono messi in campo affrontando in prima persona tutta la complessità del lavoro di Sportello Lingusitico che significa concretamente porsi la domanda: cosa posso fare io oggi per salvare la mia lingua? Dal giorno successivo che si sono posti questa domanda si trovano nella necessità di scrivere e la domanda successiva è: quale grafia devo usare? e via di seguito.
Essere costanti nell’uso delle nostre lingue minoritarie è un grosso impegno. Non è un caso se la Chambra d’Òc è rimasta praticamente la sola a produrre tutto bilingue per quanto riguarda la lingua occitana e se il francoprovenzale ha iniziato ad essere scritto in modo organico solo da qualche anno! Scrivere in lingua certo è una fatica, ma se non lo si fa non credo che ci siano molte probabilità di salvarle solo con l’oralità.
L’Assessore alla Cultura della Provincia di Torino Antonio Marco d’Acri segue con attenzione il progetto “Lingue Madri”, ne ha presentato ufficialmente il calendario il 5 ottobre a Oulx in occasione della Fiera Franca, alla presenza degli amministratori facenti capo ai Comuni in rete.
Di sicuro per la rete “Lingue Madri” facente capo al Progetto promosso dalla Provincia di Torino, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del programmi degli interventi previsti dalla Legge 15 dicembre 1999, n. 482 “Norme a tutela delle minoranze linguistiche storiche”, coordinato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, il calendario Chantar l’uvèrn rappresenta un’occasione per far conoscere la ricchezza di proposte e la vitalità delle lingue occitana, francoprovenzale e francese.
Tutto il programma è consultabile su www.cesdomeo.it e www.chambradoc.it
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