In Francia, nella passata legislatura, si è stabilito il divieto alla tecnica di fratturazione idraulica, al fraking, la tecnica per l’estrazione del gas dai filoni di roccia che usa un misto di sostanze chimiche, sabbia e acqua presurizzata. Ma nonostante l’interdizione , i collettivi contrari all’estrazione del gas di scisto restano vigili. Se la fratturazione resta proibita, i permessi sono stati abrogati con il contagocce dal governo di sinistra. A fronte di 81 permessi per l’esplorazione del gas a olio solamente 7 sono stati abrogati.
Tuttavia il Ministro ha recentemente dichiarato che riguardo all’esplorazione di nuovi siti riguardanti idro-carburi non convenzionali le nuove domande verranno respinte dall’amministrazione. E va considerato che tra i permessi rifiutati c’è la grande area di Beumont di Lomagna che copre 40.000 chilometri quadrati.
Molte sono state finora le manifestazioni di protesta e poca è la fiducia dei comitati contrari all’estrazione del gas di scisto nei confronti del governo ed è zero nei confronti dell’industria petrolifera.Quest’ultima ha parlato molte volte di tecniche alternative alla fratturazione: la fratturazione pneumatica, la fratturazione elettrica (che avrebbe il vantaggio di usare meno acqua) o ancora la fratturazione naturale. Ironizzano i comitati anti gas di scisto:” la sola fratturazione naturale che conosciamo è quella dei terremoti:” In Francia l’opinione pubblica è contraria e numerose sono le manifestazioni di protesta della cittadinanza al riguardo.
In generale l’Europa è prudente, fatta eccezione per il Regno Unito, che di recente ha sospeso la moratoria sulle trivellazioni di prova, nel resto del continente tutto procede con molta lentezza. I Paesi Bassi e il Lussemburgo hanno ammorbidito la moratoria per le trivellazioni di prova, in Germania il parlamento ha bloccato in extremis il tentativo di fare lo stesso. Ma va considerato che la Renania Settentrionale-Vestfalia, la regione che pare sia la più promettente del paese riguardo a quesa risorsa, ha sospeso il fracking a settembre in attesa di ulteriori approfondimenti sulla materia. In Austria invece si è visto che i costi legati al rispetto della norme ambientale rendono l’estrazione poco conveniente.
Negli Stati Uniti per contro è nata la frebbre per l’estrazione del gas di scisto Nella sola Pennsylvania sono già stati scavati più di tremila pozzi nella Mercellus Shale una formazione scistosa in cui, secondo le stime, ci sarebbero 14.000 miliardi di metri cubi di gas naturale, che ne farebbero il secondo giacimento del genere scoperto finora.
Le voci che si levano a favore dichiarano che vengono creati numerosi posti di lavoro che, in un momento di crisi, contribuiscono ad assorbire una parte delle persone rimaste senza lavoro in seguito alle crisi aziendali. Gli stati coinvolti sono ora più di venti, il bacino di Williston, nel nord Dakota già viene chiamato “la nuova Arabia Saudita”. Parte dei cittadini e delle istituzione è favorevole, pensa che porti lavoro, progresso, indipendenza energetica
Ma non mancano le preoccupazioni, nello stato di Nw York, il governatore Andrew Cuomo nel 2008 ha imposto una moratoria sul fraking in attesa di maggiori approfondimenti ambientali. C’è il pericolo che alcune sostanze chimiche possano infiltrarsi nelle falde acquifere sotterrane e in alcuni casi ne è già stata accertata la contaminazione, c’è pericolo per la trasfomazione dei territori, per l’inquinamento dell’aria, per l’affiorare dal suolo di elementi radioattivi.
Da una parte ci sono dei cittadini che hanno perso o sono in cerca di lavoro e pongono speranze nelle nuove possibilità occupazionali offerte dall’estrazione, dall’altra i cittadini che hanno più coscienza ecologica che molte volte corrisponde anche a un minor bisogno economico.E di sucuro è più facile parlare con la pancia piena che con la pancia vuota.
Insomma quanto è successo in Italia a Catanzaro ci insegna che quando si mette l’essere umano davanti al problema della sopravvivenza molte cose che per alcuni sono imprescindibili per altri non sono poi così importanti.
Per quanto riguarda il territorio dell’Occitania d’oltralpe interessato da questo argomento ci pare di capire che l’ostilità è praticamente totale sia da parte dei cittadini che da parte delle istituzioni locali.
Non so dire per l’America ma per i nostri territori sicuramente l’acqua sarà nel prossimo futuro il nostro oro e così lo saranno i beni paesaggistici che avremo saputo conservare guardando non tanto l’immediato ma sul lungo periodo.
commenta