Negli ultimi mesi, nell’Occitania d’oltralpe (l’Occitania Grande) è stato concordato e redatto un “Manifesto Occitanista che raccoglie sottoscrizioni in internet (www.manifeste-
Che cosa è? La premessa è questa: “Questo testo è un manifesto. Non è propriamente un programma politico, anche se ne segue un elenco di proposte. Ha per scopo di riunire donne e uomini attorno al concetto di occitanismo, culturale o politico. Il suo obiettivo è di evidenziare le idee principali che caratterizzano l’occitanismo”.
Il contenuto del manifesto è suddiviso in vari capitoli che qui riassumiamo:
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Definizione di cosa significa “occitanismo”: Partendo dalla specificità dei territori occitani, ma con una visione allo Stato (francese), all’Europa e al mondo, l’occitanismo è la ricerca di soluzioni a problemi culturali, sociali, economici ed ecologici.
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L’uniformizzazione impoverisce: La diversità delle culture, voluta e praticata, è il miglior rimedio contro l’intolleranza. L’uniformizzazione non è ineluttabile, ma è il risultato di una scelta politica e il prodotto d’una concezione inegualitaria delle culture, dei popoli e degli individui.
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Il territorio occitano: Problemi di: urbanizzazione, sfruttamento fondiario, degrado ambientale, eteogeneità di popolazione e fenomeni di immigrazione, crescita demografica e invecchiamento della popolazione autoctona, ruolo della lingua e cultura occitane nel processo di integrazione, le vie di comunicazione.
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Decentralizzare per democratizzare: L’avvenire di un territorio dipende dal modo in cui si esercita la democrazia; il centralismo francese limita l’esercizio della democrazia ed è un elemento di blocco per lo sviluppo durabile sul piano economico, sociale, culturale e linguistico. Il potere delle collettività territoriali è determinante per il futuro; il federalismo delle regioni, a livello statale ed europeo, è il mezzo per trovare le soluzioni ai grandi problemi attuali (energia, riscaldamento climatico, acqua, protezione della biodiversità, qualità del territorio...) sia nei diversi territori che a livello continentale.
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La diversità per la democrazia: La diversità delle lingue e delle culture è necessaria allo sviluppo umano, e la sua difesa è necessaria per la costruzione d’un mondo equilibrato. Ogni lingua e cultura sono patrimonio dell’umanità. La questione della lingua è una questione politica perchè dipende dagli strumenti di democrazia di cui si dispone.
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Sviluppo equilibrato dei territori: La lingua non sopravvive in un deserto economico, sociale ed ecologico; “vivere e lavorare al paese”. La sola vocazione turistica non è accettabile e neppure l’essere rivolti solo verso Parigi; necessità di collegamenti Est-Ovest nel territorio occitano.
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Un’altra crescita: Non è accettabile l’idea d’una regolazione dell’economia soltanto da parte dei mercati; ormai è chiaro che è finito il vecchio modello di sviluppo e il nuovo si deve costruire non su “più produzione e consumo” ma sul concetto di “migliore”, sulla qualità della vita
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Decentralizzare l’informazione: Con la centralizzazione mediatica il centro impone alla periferia i valori e le soluzioni. I territori periferici non esistono più se non possono partecipare all’immaginario collettivo e alla riflessione sul domani.
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Diversità biologica e culturale: Sono intimamente legate. La preservazione degli spazi vitali per l’umanità, gli animali e i vegetali non può essere dissociata dalle questioni culturali e linguisiche; il modo in cui gli uomini hanno modellato il paesaggio e creato gli equilibri è un elemento culturale.
Tenuto conto di questi elementi, l’occitanismo deve organizzarsi in quanto forza di proposizione politica. Deve considerare che la gestione della cosa pubblica è affare di tutti e non solo delle organizzazioni riconosciute legittime dal centro. Pertanto considera necessaria l’esistenza di forze politiche facenti riferimento all’occitanismo e operanti unite o convergenti sui principi annunciati in questo manifesto alfine di suscitare un dibattito pubblico nel territorio occitano.
Gli obiettivi programmatici sono:
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Cambiare uno Stato iper centralizzato che lo rende inefficace e inegualitario.
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Siamo per un potere delegato alle regioni. Un potere regionale largo per una Repubblica federale in un’Europa federale.
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Potere reale e collaborazione tra le regioni occitane nei campi linguistico e culturale che le unisce, ma altresì nell’educazione, salute, energia, impiego, trasporti, agricoltura, acque, protezione della biodiversità, turismo ...
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Creazione di una Assemblea delle Regioni al posto dell’attuale Senato.
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Estensione del potere del Parlamento europeo con la creazione di un governo europeo.
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Creazione d’una seconda assemblea europea che rappresenti le regioni.
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Le regioni devono gestire direttamente il credito europeo.
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Si devono sopprimere i dipartimenti.
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Adottare il sistema proporzionale nelle elezioni di ogni livello per garantire la parità uomo/donna.
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Revisione dello statuto degli eletti e limitazione del cumulo dei mandati: 1 eletto/a – 1 mandato.
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Revisione completa del sistema fiscale: 60% alle colletività locali, 30% allo Stato, 10% all’Europa.
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Ratifica della Carta Europea delle lingue regionali o minoritarie; revisione dell’Art. 2 della costituzione con il riconoscimento delle lingue territoriali ed emanazione di uno statuto per le stesse fondato sul principio che la diversità linguistica è un bene collettivo ed una necessità democratica.
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Creazione di banche regionali per il finanziamento dei PME, PMI et TPE.
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Favorevoli alla creazione di società regionali miste nei settori dei media, energia, servizi alla popolazione.
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Uscita nel più breve tempo dal nucleare e attivazione di politiche regionali sulle energie alternative (produzione ed economia).
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Politica urbanistica per economizzare lo spazio e diminuire gli spostamenti casa-lavoro e casa-approvigionamenti.
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Attivazione di: circuiti corti nella distribuzione, agricoltura rispettosa del territorio e della salute dei consumatori, politica di protezione fondiaria.
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Sviluppo di una rete ferroviaria per il trasporto merci e viaggiatori che non privilegi la velocità bensì l’affidabilità, la sicurezza e il confort.
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