Teresa: Ciao Maurizio, grazie per aver accettato il nostro invito a parlare delle tue esperienze e dei tuoi viaggi …
Maurizio: è un piacere….
Teresa: chi sei, dove vivi, cosa fai….raccontaci qualcosa di te.
Maurizio: sono Maurizio Barbagallo, per gli amici Mouritio, sono nato a Torino e vivo da più di venti anni in Toscana: con la mia compagna e i miei due figli abitiamo alle pendici del Pratomagno tra Firenze e Arezzo, una scelta che mi permette di essere in pochi minuti a piedi o in bici a contatto con la natura.
Teresa: una bella decisione, coraggiosa, in nome della montagna e della natura …
Maurizio: beh, sì, la passione per l'andare in montagna e vivere il più possibile all'aria aperta mi ha spinto sin da bambino a svolgere attività e sport come lo scoutismo, l'arrampicata, la speleologia, la bicicletta, il parapendio, lo sci di fondo, l’escursionismo. Ho fatto l’operaio per diversi anni ma appena potevo “volavo via” e ora ho la fortuna di poter andare in montagna non solo per godimento personale …
Teresa: infatti tu fai…
Maurizio: dal 2005 faccio la Guida Trekking …
Teresa: non fare il modesto, sappiamo tutti che non sei “solo” guida trekking, hai molte altre specializzazioni …
Maurizio: beh, sì sono anche Guida Ambientale Escursionistica, pilota di parapendio, Guida Parco delle Alpi Apuane, Guida Ufficiale delle Riserve Naturali dell'Arno della Provincia di Arezzo e Basic Instructor di Nordic Walking (ANI). Perché mi fai dire queste cose, poi sembro uno “che se la tira”.
Teresa: uhhh ma figurati sappiamo tutti che sei un ragazzo semplice, uno di montagna… Ma spiegaci un po’ meglio, fai la guida trekking? Ma per passione?
Maurizio: no, come professione, proprio per mestiere.
Teresa: ma veramente? Ma da solo, per conto tuo o con Enti e Associazioni?
Maurizio: No, non da solo, infatti ho lavorato per l'associazione “La Boscaglia” e collaborato con vari Tour Operator tra cui “Zeppelin” e “Circolo degli Esploratori”. Dal 2011 lavoro per “Tra Terra e Cielo” (TTC) con la linea di viaggi a piedi “Le Vie dei Canti”. Quindi mi occupo di turismo scolastico e di educazione ambientale, oltre che di organizzare e guidare viaggi, propongo anche escursioni particolari collaborando con vari professionisti tra cui insegnanti di yoga e arteterapeuti.
Teresa: organizzi trekking anche qui, nelle nostre valli Piemontesi?
Maurizio: ma certo! Dal 2005 accompagno gruppi in Val Maira sui percorsi del Sentiero Occitano, un viaggio che riscuote sempre molto successo con gruppi completi.
Inoltre, lo scorso anno, ho voluto inserire nel catalogo dei viaggi un trekking “novità” …
Teresa: un trekking novità?
Maurizio: sì, dopo aver provato alcuni dei percorsi proposti da Chambra d’Óc, nel suo più ampio “catalogo”, costituito dal lungo viaggio de “Las Valadas Occitanas a pe” ho voluto proporre una valida alternativa, “lou Tsamin Francoprouvensal”, realizzato sempre da Chambra d’Óc nel 2010.
Teresa: sei riuscito a trovare una decina di matti che ti sono corsi dietro per un mese su un percorso di 500 km?
Maurizio: ma no, di quel famoso e lunghissimo tracciato abbiamo percorso solo alcuni chilometri, quelli che corrispondono alle ultime tappe del “Cammino”. Infatti siamo partiti da Valsavaranche, in Valle d’Aosta, e, in quattro tappe (Ceresole, Pialpetta, Balme e Margone) siamo arrivati ad Usseglio in Val di Viù. Unica deviazione rispetto a “Lou Tsamin” è stato il Rocciamelone.
Teresa: perché, rispetto all’intero itinerario dello “Tsamin Francoprouvensal”, hai scelto proprio questi luoghi?
Maurizio: sono zone che conosco bene perché, come ho già detto, sono nato e vissuto a Torino fino a vent'anni, ma soprattutto, e ora ti stupisco, perché i miei nonni materni erano di Mattie in Val di Susa e parlavano a nostra moda.
Teresa: uhhh ma allora anche tu parli a nostra moda!
Maurizio: purtroppo appartengo a quella generazione in cui perfino in casa era vietato anche parlare in piemontese figurati il patois. Forse proprio per questo sono interessatissimo alla rinascita che hanno avuto le Valli Piemontesi negli ultimi anni e per me è sempre un'emozione tornarci. Secondo me esistono le potenzialità per un turismo sostenibile di altissima qualità altro che il nostro Chianti!
Teresa: grazie! Ovviamente a me piacciono le nostre valli, ma sono di parte … come sei riuscito a convincere trekker di ogni dove a venire con te nelle valli francoprovenzali?
Maurizio: il catalogo dei viaggi è uscito all'inizio del 2012 ed è stato distribuito ai soci di TTC e nelle varie fiere specializzate, come ad esempio “Fa la Cosa Giusta” a Milano o “Terra Futura” a Firenze. Parallelamente ho iniziato una promozione del viaggio facendo conoscere il lavoro di Chambra d'Oc con un'intervista a Ines Cavalcanti e una a te, ti ricordi? Che poi sono state pubblicate sul sito TTC. Ho anche chiesto a Elisa Nicoli di prepararmi un trailer del documentario che stava ultimando, così da poterlo proiettare alla “Festa del Camminare” organizzata da TTC a Vico Pisano. Una settimana prima del viaggio avevo l’adesione di 10 persone.
Teresa: 10 persone! Un buon numero per un viaggio nuovo. Da tecnico, cosa pensi del percorso, anche rispetto alle esigenze di chi normalmente partecipa ai tuoi viaggi?
Maurizio: è un percorso riservato ad escursionisti allenati visti i notevoli dislivelli altimetrici. La maggior parte dei camminatori che si iscrivono ai viaggi TTC preferiscono viaggi più facili ma esiste una minoranza che ama quelli più impegnativi. Il Cammino Francoprovenzale è classificato 3 orme su 4, una classificazione che tiene conto, oltre che dei dislivelli e delle ore di cammino, anche del comfort delle strutture ricettive. Mangiare bene e dormire comodi è fondamentale per lo sviluppo del turismo escursionistico in un luogo, lo sanno bene in Val Maira dove questa formula ne ha decretato il successo.
Teresa: e come vi siete trovati da questo punto di vista? Non ti preoccupare, dimmi la verità!
Maurizio: come primo anno sono contento del livello trovato nelle Valli di Lanzo. Il livello delle strutture ricettive era buono tranne il posto tappa GTA di Pialpetta. Ottimo Montagnard a Balme che ha vinto la classifica delle strutture che faccio sempre con il gruppo a fine viaggio. Molto buono anche il B&B a Ceresole e l'albergo Furnasa a Usseglio.
Teresa: prima di salutarci facciamo un po’ i pettegoli. Puoi darci qualche commento dei partecipanti?
Maurizio: ma certo! Per primo riporto il commento di Yanez “Ho trovato il trekking molto duro e faticoso. Salire in quota e ridiscendervi ogni giorno, con dislivelli molto importanti e con un ritmo serrato (obbligato peraltro dal rischio di temporali nel pomeriggio), ha messo a dura prova le mie resistenze. Colpa mia che mi sono informato poco. Gli altri partecipanti erano ben consapevoli del grado di difficoltà cui andavano incontro. L’ascesa al Rocciamelone è stata entusiasmante e resterà scolpita nei miei ricordi come una delle esperienze più belle della mia vita.”. Ma vi saluto con quello poetico di Roberto: “E' stato un bel viaggio, culminato con la salita al Rocciamelone, la ciliegina sulla torta. Un'emozione unica, man mano che salivo quella montagna, i pensieri se ne andavano, lasciandomi un senso di leggerezza e felicità incredibili; grazie alla Madonna del Rocciamelone”.
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