Con questo numero di NÒVAS concludiamo l'elenco e la breve descrizione delle Guide Alpine del Gruppo del Monviso mancanti: tra queste figure anche le Guide Emerite e i giovani Aspiranti che completano il quadro degli uomini del Monviso.
Celso Rio. Maestro di sci e Guida Alpina a tempo pieno, Celso ha fatto di queste attività la professione di una vita. È stato Istruttore nazionale delle Guide Alpine, membro e Istruttore nazionale del CNSAS, ove ha operato per circa 15 anni come tecnico di elisoccorso, e per diversi anni Capo Guida della Società delle Guide del Monviso. Celso condusse con la sua scrupolosa preparazione diverse spedizioni alpinistiche e trekking in Nepal e Sud America, senza mai allontanarsi con lo spirito di uomo della montagna dalle sue radici, solidamente ancorate al suo paese di origine: Barge, ai piedi del Monviso.
Eugenio Testa (fig. 6). Eugenio è cresciuto a Verzuolo, fucina e centro di aggregazione per gli amanti del Monviso. L’impiego presso la storica cartiera Burgo gli ha permesso di coltivare la sua invincibile passione per la montagna. Notato per la sua abilità dal compaesano Mario Abbà, Eugenio entrò a far parte del Soccorso Alpino locale all’età di 22 anni, e proprio qui conobbe Giancarlo Fenoglio, compagno di molte avventure. Amicizia e lavoro portarono i due amici a spostarsi sempre più spesso insieme, dapprima per gli allenamenti, poi per il corso Guide e le successive specializzazioni, tra cui il conseguimento dell’abilitazione a tecnici di elisoccorso. Per Eugenio la professione di Guida Alpina è un secondo lavoro che si sposa con una passione forte, trasmessa anche ai figli. Essere guida a tempo pieno imporrebbe lunghi e frequenti spostamenti, con ritmi inconciliabili con le responsabilità di un padre di famiglia. Eugenio ritiene che «Le Guide dovrebbero essere considerate i guardiani del territorio, chiamate ad occuparsi dei molteplici aspetti inerenti la montagna: dalla mappatura dei sentieri alla manutenzione degli stessi, fino al controllo del dissesto idrogeologico del territorio. In tal modo si creerebbero opportunità di lavoro a tempo pieno per queste figure specializzate a favore dei territori alpini».
Clemente Berardo - Guida Emerita (fig. 7). Scoperse la montagna negli anni del dopoguerra, «quando i bambini erano come caprioli: ce ne andavamo per boschi e ad esplorare i torrentelli. Io ero particolarmente attratto dalla neve e dal ghiaccio». Clemente imparò ben presto il senso del dovere e dal lavoro in campagna, la resistenza alla fatica. La passione premiò il giovane Clemente, che superata la selezione venne nominato istruttore dei nuovi allievi guida, e pensare che, da ragazzino, quel Monviso lo aveva persino odiato: «dai 9 agli 11 anni passai le estati a Pian del Re come pastore al seguito di mio zio, reduce di Russia. Avevo solo due cani e rimanevo spesso solo a badare ai capi: così ho imparato ad essere paziente». La sicurezza e la prudenza sono punti inderogabili dell’etica professionale di ogni Guida e per Clemente sono stati una vera religione: un forte senso di generoso altruismo e di cosciente, irrinunciabile responsabilità verso chi affida la propria vita nelle mani di una Guida Alpina.
Franco Colombero - Guida Emerita (fig. 8). Frequentò la montagna fin da giovanissimo grazie alle uscite escursionistiche dell’oratorio, ma fu l’amicizia con Renzo Genovese a segnare i primi passi decisivi sulla roccia con salite importanti, come la parete Nord-Ovest di Vallanta insieme a Berardo e Patrile, o la via dei Torrioni Centrali sulla Parete Nord, in invernale. Franco ricorda che in quegli anni: «della montagna avevamo rispetto e paura, molte volte si tornava indietro». Gestore del Rifugio Gagliardone dal 1976 al 1979, è stato anche consigliere del C.A.I. Saluzzo, Direttore del corso di Sci Alpinismo e fondatore della Scuola di Alpinismo, dedicata ai giovani: «i primi corsi avevano pochissimi iscritti, ma abbiamo perseverato e poco alla volta hanno preso piede».
Giovanni Cornaglia - Guida Emerita (fig. 9). Membro del Soccorso Alpino fu anche Capostazione della sezione locale. Una professionalità da meccanico e l’amore per la montagna lo spinsero ad assumere incarichi da tecnico in alta quota: dapprima come ispettore dei rifugi per conto del C.A.I., in seguito come Presidente della commissione per la realizzazione del Rifugio Vallanta. Fondamentale, nonché avvenieristico per i tempi, fu anche il progetto della centralina idroelettrica di servizio al rifugio. Un incarico assunto con anima e cuore, mettendo a disposizione non solo il proprio tempo, ma anche i propri spazi e tutte le risorse disponibili: «i ferri per la struttura furono un regalo della Fiat e usammo la mia officina come punto base e deposito. Per i calcoli del cemento ci affidammo ad un amico Ingegnere».
Livio Patrile - Guida Emerita (fig. 10). La passione giovanile lo portò a essere Guida Alpina e Maestro di sci anche fuori dal territorio d’origine, in Svizzera e sul Cervino. Livio ha firmato alcune pagine del Monviso destinate a fare storia, come la prima salita invernale della Parete Nord-Ovest al Dado di Vallanta e l’ascensione invernale dalla Parete Ovest, compiuta con l’amico Hervé, segnata da un temerario pernottamento in vetta. Ancora negli anni sessanta sfidò il Cervino con un tentativo al Naso di Zmutt, vertiginoso strapiombo della Parete Nord. Queste pareti, che non sono mai toccate dal sole, rimangono la più grande passione di Livio, compresa, ovviamente, quella del gigante di casa. Livio è stato rifugista per 35 anni, dapprima al Rifugio Gagliardone, la vedetta da cui vide nascere il suo Rifugio Vallanta.
Gianluca Bocca - Classe 1990 - (fig. 11). La famiglia, e poi gli amici, hanno spinto Gianluca in montagna fin da ragazzino, coinvolgendolo nel gruppo che lo stimola a entrare nel Soccorso Alpino. I suoi riferimenti principali rimangono le Guide di zona, cui è legato da amicizia e stima e, proprio come la maggior parte di loro, intende la professione ai piedi del suo Monviso.
Ivan Vittone - Classe 1994 - (fig. 12). Frequenta la montagna fin da piccolo al seguito del padre, volontario del Soccorso Alpino; erede di questa passione, anche Ivan vi aderisce appena raggiunta la maggiore età. Sogna di diventare una Guida a tempo pieno e di poter vedere il mondo e, possibilmente, scalarlo grazie alla sua professione.
Al termine di questa sintetica seconda puntata e presentazione del Gruppo delle Guide Alpine del Monviso abbiamo inserito anche gli aspiranti Guide: sono i giovani che stanno seguendo con entusiasmo l'iter formativo per diventare Guide Alpine e rappresentano il futuro, ormai alle porte di questa professione, per i territori del Monviso. Naturalmente vi invitiamo a sfogliare i molti volumi che raccontano questo mondo alpino e l'Alpinismo del Monviso per approfondire questa straordinaria, avvincente avventura umana.
DIDASCALIE
FIG. 6 Eugenio Testa - In vetta al Monviso
FIG. 7 Clemente Berardo - Di fronte al Re di Pietra
FIG. 8 Franco Colombero - Guida Emerita, di fronte al Monviso
FIG. 9 Giovanni Cornaglia - Guida Emerita presso la sua abitazione
FIG. 10 Livio Patrile - Guida Emerita nella sua casa di Chianale
FIG. 11 Gianluca Bocca - Aspirante Guida - Sci alpinismo
FIG. 12 Ivan Vittone - Aspirante Guida in azione su una cascata di ghiaccio
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