Nel maggio del 2009 veniva finalmente pubblicato il bel libro scritto da Elisabetta Zanellato e Giorgio Einaudi, “La muzica qu’i vint dal rochës”.
Il libro è frutto di un lavoro durato più di quindici anni e che ha coinvolto un gran numero di “Barmënc”: per prima cosa i brani eseguiti da Quintino Castagneri, vero archivio musicale della tradizione balmese, sono stati raccolti e ripuliti. In seguito l’autore ha ripercorso e documentato la storia musicale dell’alta Valle di Lanzo: dai suoni più antichi degli strumenti a corda, per proseguire con gli ottoni all’apice nel canto de “La Montanara”, per concludere con l’innovazione del gruppo musicale “Li Barmenk”.
Dopo anni di oblio e disinteresse, la ricerca è riuscita a diffondere un nuovo approccio alla musica tradizionale e al ballo, da tempo dimenticati e chiusi nei ricordi dei più anziani. Non solo, ma è stato anche un modo per dimostrare concretamente come una vita segnata da condizioni ambientali difficili, desse invece origine a una grande ricchezza culturale e intellettuale da conservare e trasmettere.
Il libro, scritto da un “barmenc” doc, era originariamente solo in italiano. Così lo Sportello Linguistico delle Valli di Lanzo, con l’aiuto dell’autore stesso ha voluto riproporlo nella sua versione più “autentica”: lo ha trascritto in “barmenc”, la lingua materna di chi lo ha scritto. L’idea è stata quella di voler ridare ai lettori esattamente come è nato nel pensiero dell’autore, nella sua lingua del cuore.
Nelle prossime settimane troverete pubblicato l’intero libro, nella sua versione francoprovenzale: ogni settimana un nuovo capitolo, tutto da leggere.
Un libro importante nel suo messaggio più significativo: una società del passato ha molto da insegnarci… più la vita è difficile e dura, più è necessario trovare elementi aggreganti capaci di creare armonia e divertimento…e nessuna magia è più potente della musica per ottenere un simile effetto.
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