In un anno eccezionale succedono cose eccezionali: anche in quest’anno di pandemia mondiale, si è tenuto il corso! Grazie all’impegno del Comune di Ala di Stura e alla tenacia dello Sportello Linguistico Francopronvenzale con Chambra d’Óc e l’aiuto della Regione Piemonte, ma soprattutto grazie alla volontà e alla partecipazione attiva di tutti i corsisti, si è riusciti a realizzare il corso di Lingua Francoprovenzale.
Ai primi di luglio l’incertezza pandemica regnava, non si sapeva quali attività sarebbero state realizzate e quali no. La prospettiva per il corso era piuttosto grigia, come poter realizzare un corso di lingua in una situazione simile? Farlo on line o provare ad azzardare un corso in presenza? I corsisti erano interessati e favorevoli. Il Comune, molto attivo e partecipe, era possibilista. Così nel giro di poche settimane è arrivato il benestare dell’Amministrazione: il quarto anno di corso era pronto a partire e a partire nel modo migliore possibile, in presenza. Dal 7 agosto alle 21.00 per cinque sere di seguito l’appuntamento è stato fisso: nella sala consiliare del Comune, con mascherine e distanziamento, abbiamo imparato a chiacchierare in francoprovenzale.
E sì perché l’eccezionalità del corso di quest’anno non è solo quella di esser stato il quinto anno consecutivo e neanche quella di essersi svolta in presenza in un momento così delicato. A tutto questo si deve aggiungere che è stato il primo corso di “conversazione” tenutosi in lingua francoprovenzale nelle Valli di Lanzo. Da sempre il corso di di Ala è particolarmente interessante perché è composto da persone diverse, nel senso che partecipano sia alesi patoisant sia villeggianti storici che anno con il paese un profondo rapporto affettivo e desiderano integrarsi completamente con la sua cultura locale. Questa composizione del gruppo rende il lavoro particolarmente ricco e costruttivo nello scambio e non solo linguistico.
Alla conclusione del corso dell’anno passato, completata ormai tutta la parte grammaticale, era emerso il desiderio di un corso nel quale imparare effettivamente a comunicare e ad esprimersi nella quotidiana comunicazione. Quindi con una buona dose di coraggio e grande impegno, data la novità, ho messo a punto questo nuovo tipo di corso. Naturalmente è stato fondamentale, vista la presenza di persone che non conoscono la lingua, fornire da una volta all’altra non solo il tema della “chiacchierata”, ma soprattutto un minimo di lessico così da poter metter tutti nelle condizioni di potersi esprimere.
Altra bellissima novità di quest’anno è stata la presenza di un ospite d’eccezione, Dante, memoria storica del paese e nipote del “Balarin” anima dei Bréntoù; per ben due sere ci ha incantato raccontandoci verità realmente accadute in un tempo ormai così lontano da sembrare una favola.
Vorrei quindi ringraziare pubblicamente per questo corso eccezionale -ma anche per tutti i precedenti-non solo la Regione Piemonte e la Chambra d’Óc, ma soprattutto i protagonisti l’Amministrazione Comunale, in particolare nella figura dell’assessore Nicoletta Peracchione, sempre sensibile e pronta alla collaborazione. Ma vorrei ringraziare i corsisti: gli abitanti Renato e Marina, senza la loro presenza e il loro aiuto concreto e puntuale il corso sarebbe tutta un’altra cosa (come loro amano dire scherzando sarebbe “una colonizzazione”) e tutti i Villeggianti, Lorenza, Piera, Vera, Gustavo e Marina che con la loro passione, dedizione, attenzione e affetto rendono vivi, fattibili e utili questi corsi.
Perciò grazie a tutti per questo corso eccezionale. Grazie a tutti per questi quattro nni eccezionali.
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