Nella suggestiva cornice della sede del Parco Alpi Cozie di Salbertrand, sabato 5 dicembre scorso, in occasione del convegno annuale dell'Ecomuseo “Colombano Romean”, è stata inaugurata la decima edizione della rassegna Chantar l'Uvern 2015/2016: frammenti di lingua e cultura occitana, francoprovenzale e francese. Si tratta di una stagione culturale che intende valorizzare gli eventi tradizionali del periodo invernale e si pone quale obiettivo quello di promuovere attraverso spettacoli, concerti e serate tematiche la lingua e la cultura occitana, francoprovenzale e francese. In particolare, questa decima edizione vedrà il coinvolgimento dei 18 comuni afferenti alle aree protette delle Alpi Cozie e si protrarrà sino a Pasqua 2016.
Chantar l'Uvern è stata realizzata grazie alla sinergia dell'Ente Parco con Chambra d'Oc - "Lingue Madri" per la promozione della cultura della Città Metropolitana di Torino - e Consorzio Forestale Alta Valle di Susa e quest'anno, come ormai consuetudine, annovera un nutrito numero di animazioni territoriali che andranno ad arricchire l'offerta culturale e turistica delle Valli di Susa e Chisone.
Si potrà assistere a spettacoli musicali quali “12 canti per 12 lingue”, “Aire de Prima”, “Sagrinte nen”, “Parenaperde”, “Blu l'Azard”, “Tir na d'Oc - Carnaval es arribat” e “Chantar l'Uvern”, i quali propongono musiche e canti della tradizione occitana e francoprovenzale così come spettacoli teatrali che presentano elementi specifici della cultura locale delle nostre valli e qui troviamo “Eschandihà”, “Vesamont”, “Purus Purì”, “Mascharias” e “Piccole scuole di montagna”.
Non bisogna dimenticare, come da tradizione in Chantar l'Uvern, che tutti coloro che si esibiranno durante la rassegna sono gruppi o singoli artisti che provengono dalle nostre valli e che fondano la loro attività sulla ricerca e sulla divulgazione della cultura locale in lingua.
Ma vediamo il programma nel dettaglio:
28 dicembre - Usseaux - 12 canti per 12 lingue - punto museo - ore 21.00
5 gennaio - Sauze d'Oulx - Eschandihà - Chiesa di Jouvenceaux - ore 21.00
6 gennaio - Coazze - Vesamont - Palafeste del Parco comunale - ore 16.00
23 gennaio - Mattie - 12 canti per 12 lingue - Salone polivalente - ore 21.00
6 febbraio - Exilles - Mascharias - ex Scuola frazione Deveys - ore 21.00
6 febbraio - Oulx - Aire de Prima - Chiesa di Savoulx - ore 21.00
6 febbraio - Fenestrelle - Parenaperde - Sala consiliare - ore 21.00
12 febbraio - Chianocco - 12 canti per 12 lingue - Asilo “Don G. Barella” - ore 21.00
14 febbraio - San Giorio - Tir na d'Oc “Carnaval es arribat” - Salone polivalente - ore 21.00
19 febbraio - Bussoleno - Aire de Prima - Salone polivalente - ore 21.00
20 febbraio - Villarfocchiardo - Vesamont - Palestrina - ore 21.00
27 febbraio - Pragelato - Piccole scuole di montagna - Casa Pragelato - ore 21.00
27 febbraio - Salbertrand - Sagrinte nen - Salone polivalente - ore 21.00
27 febbraio - Roure - Chantar l’uvèrn - Centro sociale di Castel del Bosco - ore 21.00
19 marzo - Meana - 12 canti per 12 lingue - Salone polivalente - ore 21.00
20 marzo - Chiomonte - Purus purì - Fraz. Ramats - ore 16.00
28 marzo - Avigliana - Dançar a la chantarèla / Balà an chantant - Piazza Conte Rosso - ore 15.00
Gli Spettacoli:
Purus Purì, Pera Marcia in occitano chiomontino, è uno spettacolo liberamente ispirato a Mil Pürüs (Emilio Sibille), suonatore ambulante della Ramats di Chiomonte. Un viaggio lungo il Novecento attraverso suggestioni musicali che spaziano dai canti popolari ai suoni struggenti di valzer musette e milonghe, sino alle coinvolgenti arie che sviluppano la tradizione musicale occitana in tessiture ardite. Lo spettacolo è un racconto che parla di fatica e di miseria, ma anche di speranza e di festa. La lingua occitana è il filo conduttore di Purus Purì. Con Renato Sibille, Sara Cesano, Luca Pellegrino, Flavio Giacchero.
Vesamont, che in occitano significa “verso lassù”, è il titolo di una pièce teatral-musicale nella quale saranno presenti le lingue occitana e francoprovenzale. Andare vesamont, appunto “verso lassù”, è il chiodo fisso di René, un uomo ancora giovane, figlio di emigrati dalle nostre valli, già nato e vissuto in città ma legato con filo continuo e insolubile alla terra dei suoi. Dopo una vita trascorsa nella realtà urbana, decide di cercare un’alternativa, una strada più consona a quanto sente nel profondo: “O lassù o niente!”. Con Dario Anghilane, Gigi Ubaudi, Flavio Giacchero, Peyre Anghilante.
Mascharias, è una nuova creazione del gruppo “La Ramà” che partendo da un racconto popolare, sfocia in uno spettacolo teatral-musicale dove la narrazione si intreccia con melodie di nuova composizione al fine di immergere totalmente lo spettatore nel racconto. La vicenda narra la lotta tra un sarvanòt e una strega, tra la natura e la sua manipolazione. Sortilegi, avventure e antiche leggende si dipanano sullo sfondo delle valli Occitane, accompagnate dal suono di flauti e ghironde e guidate da una voce narrante attraverso le onde del tempo e della memoria.
Con Simone Lombardo, Erica Molineris, Dario Littera del gruppo “La Ramà” e l’attore Francesco “Cece” Demaria.
Mirador . Una creazione originale de I Blu l’Azard dedicata alla bellezza dei borghi composta di danze, canti, stornelli, filastrocche, ninna nanne provenienti da tutte le parti d’Italia con incursioni nell’area occitana e francoprovenzale.
Preziose composizioni antiche che vanno dalla Sicilia a luoghi tipici dell’entroterra italiana accompagnano lo spettatore in un viaggio in cui si cerca di offrire la varietà e la ricchezza dei paesaggi sonori e culturali che animano i nostri borghi.
Con Marzia Rey, Flavio Giacchero, Gigi Ubaudi, Peyre Anghilante.
12 canti per 12 lingue. Un omaggio alle 12 minoranze linguistiche storiche d’Italia. Partendo dalla Sardegna per giungere alle valli francoprovenzali e occitane si possono ascoltare 12 canti nelle 12 lingue originali delle minoranze. Lo spettacolo è accompagnato da una proiezione multimediale che situa geograficamente le varie lingue all’interno del panorama italiano. Una creazione che unisce musica, canto, recital e multimedialità e accompagna lo spettatore in un appassionante cammino per le strade delle lingue minoritarie. Con Paola Bertello, Luca Pellegrino, Marzia Rey, Flavio Giacchero, Dario Anghilante.
Aire de Prima . Un omaggio al bel canto occitano attraverso l’esecuzione di alcuni dei più bei canti della terra occitana e un excursus nelle valli Occitane con l’esecuzione in particolare di alcuni canti del compositore Masino Anghilante.
Le poetiche cadenze del pianoforte, i magici intrecci vocali, il malinconico mugolio del violino ed i condimenti folk di ghironda, fisarmonica, cornamusa e flauti accompagnano il pubblico attraverso la terra dei trovatori dalle valli occitane d'Italia alla val d'Aran in Catalunya.
Con Paola Bertello, Luca Pellegrino, Sara Cesano, Valerio Mosso, Alberto Cipolla, Dario Anghilante.
Eschandihà de vita. Storie di personaggi delle Valli Occitane in Piemonte.
Musica, parole e immagini a cura di Silvio Peron che presenta l'ultimo CD di canzoni di sua composizione realizzato in collaborazione con 17 musicisti e cantanti, da Bologna a Marsiglia. Don Viale di Limone ("Il prete giusto" di Nuto Revelli), i giganti Ugo di Vinadio, Notou Sounadour di Robilante, sono alcuni tra i personaggi che hanno ispirato l'autore per singolarità di vita, esperienze e aneddoti vari.
Chantar l’uvèrn. Teatro, storie, racconti, musica e canti della tradizione occitana e francoprovenzale con Dario Anghilante, Peyre Anghilante, Flavio Giacchero e Gigi Ubaudi. In un sogno teatrale Briga incontra Peyre, Flavio e Gigi, tre giovani in giro per la Francia che suonano e cantano, ma chi è Briga? È un suonatore ambulante vissuto tra ‘800 e ‘900, originario di Lottulo in Valle Maira, che compiva con la sua ghironda delle vere e proprie tournées soprattutto in Francia. È evidente che Briga, vissuto allora, non abbia potuto incontrare Peyre, Flavio e Gigi, tre giovani musicisti di oggi, ma i sogni possono fare miracoli.
Piccole scuole di montagna.
Spettacolo teatrale. Scritto, diretto e interpretato da Roberto Micali, Renato Sibille, Patrizia Spadaro. Storie e aneddoti d’altri tempi, quando nelle più sperdute borgate ancora sopravvivevano le pluriclassi, quando la maestra dormiva nella stessa stanza dove si ammassavano i banchi, quando i bambini facevano spesso chilometri a piedi nella neve e portavano il pezzo di legno per la stufa, quando la convivenza tra ispettori scolastici, ufficiali sanitari, maestri, sindaci o podestà, e curati non era sempre delle più tranquille.
Sagrinte Nen.
E’ il titolo del secondo album del gruppo valsusino KlariBrass. Composto da tredici musicisti, tutti appartenenti al panorama musicale della Valle di Susa, ed ispirato ai modelli delle Blaskapelle, tipiche orchestre a fiati ceche e tedesche, il gruppo KlariBrass è una formazione nuova che si differenzia dalle altre orchestre del territorio piemontese per l’assoluta agilità e versatilità nell’affrontare i repertori più eterogenei. Il repertorio spazia dalle composizioni originali della Boemia e della Moravia fino a brani swing-jazz, colonne sonore e brani tipici della tradizione popolare piemontese e occitana.
Parenaperde
Il gruppo nasce nell’anno 2004 frutto dell’incontro tra amici spinti dal fascino di poter far ballare delle persone anche in Alta Valle Susa inizialmente al suono di un organetto, clarinetto e chitarra. Il repertorio musicale proposto seleziona musiche e danze dell’area occitana e franco-provenzale con particolare attenzione alle vallate vicine alla nostra, altri brani sono tratti dalla musica tradizionale popolare francese delle regioni del centro-sud, così ricche di cultura musicale tradizionale da ascolto e da ballo. A proposito, “pa ren a perde” in patois locale vuole dire… niente da perdere! Con Walter Re, Giorgio Ferraris, Massimo Falco, Alberto Dotta, Simone Del Savio.
Tir na d'Oc
Gruppo musicale valsusino che propone un repertorio danzante proveniente dalle aree Occitane e Francoprovenzali inframezzando i brani della nostra tradizione con brani irlandesi e viceversa. Da qui il loro nome, Tir na d'Oc, una variazione sul celtico Tír na nÓg ("Terra del giovane eterno"), l'aldilà della mitologia celtica, che qua diventa un ipotetico Tir na d'Oc ("Terra d'occitania"). Con: Emanuele Rizzo, Ilario Olivetti, Luca Rampini, Matteo Rizzo, Paolo Della Giovanna.
Dançar a la chantarèla / Balà an chantant.
Ballo cantato in occitano, francoprovenzale, francese. Dalla magia delle filastrocche all’incanto di un ballo cantato, una nuova creazione, dei Blu l’Azard, tra tradizione e contemporaneità. Con Marzia Rey, Flavio Giacchero, Gigi Ubaudi, Peyre Anghilante.
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