Kola Tubosun è un raffinato linguista, insegnante e scrittore, la cui esperienza professionale comprende professioni come l'editor, il traduttore, il blogger e l'insegnante di lingua nei diversi livelli di istruzione scolastica. Ha lavorato come professore di lingua straniera presso la Southern Illinois University Edwardsvilleand e presso l'Istituto Internazionale di St. Louis, Missouri. Attualmente insegna lingua inglese a Whitesands scuola, Lagos, Nigeria.
Egli è la mente del progetto TweetYoruba, che ha tradotto Twitter in lingua Yoruba, e YorubaName.com, è uno sforzo collettivo per documentare la lingua Yoruba (e altri dialetti e lingue africane). Tiene anche il blog di viaggio Ktravula.com
Kola Tubosun ha pubblicato i suoi racconti e articoli nigeriani ed internazionali in numerose riviste letterarie, come 'The Sentinel', magazine di poesia trimestrale, Concelebratory Shoehorn Review, Sentinel Nigeria, Klorofyl, Saraba Magazine, Acero Literary Supplement, Sostanza soggettiva, Farafina, 234Next, Letterario Internazionale trimestrale, The Moth, The Alestle (SIUE), College of Arts e pubblicazione Scienze (CAS), Orbita Journal, Nigerianstalk.org, guardiano Regno Unito, Ake Review, ed altri.
Un’intervista con lettura poetica:
https://www.youtube.com/watchv=XGT9t__HmwY
Un suo intervento su yoruba Multimedia Dictionary: https://www.youtube.com/watch?v=YtHvG_Mkc60
ANTOLOGIA
TESTO ITALIANO
Parola, Come una Battaglia
Canzone:
Il bambino non ci mette mai molto a crescere (x2)
Ho dato alla luce il mio in un piccolo fagotto.
Il bambino non ci mette mai molto a crescere.
Mi sono svegliato oggi per guardare un portento.
Mio figlio, il piccolo bambino di appena prima
è diventato un rumoroso giovane smunto.
Il piccolo fagotto di bambino di appena ieri
ha ora indossato la voce dei grandi come un indumento.
Il mondo passa come un vento gentile
E i giorni della nostra vita lo rincorrono.
E nelle vicende di tutti i giorni
assistiamo al rinnovamento della penna del creatore.
Dal “bá”, lo sproloquio di un uomo ubriaco,
assistiamo alla danza della saggezza nella mente del bambino.
Non aspettiamo di sentire “bàbá” per intero
per sapere che la conoscenza non dipende da noi adulti.
Eccolo a due anni, con pochi mesi in più
preparando vertiginosamente i bagagli della vita
come se andasse in battaglia.
Morire da vivi
Non con tutte le patate si può fare la zuppa.
Non tutti i soli asciugano i vestiti
Non tutti i tessuti sono indaco.
Non tutte le acque sono piacevoli sulla pelle.
Ricordo “mille lingue”
e il loro solo desiderio di “lodare il signore”
L’immagine di questo presente stupisce e un po’ spaventa,
ma che altro si può fare con un tale bizzarro allestimento?
Quando cala l’oscurità e copre la terra
e tutte le lingue fanno capriole nei loro letti
come salviamo noi stessi dal peccato dell’oblio?
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