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Dante e la lingua occitana

Maria Soresina - Dante e i Catari 2. Farinata degli Uberti

Dante e lhi Catars. Farinata degli Uberti

di Maria Soresina, video di Andrea Fantino
http://www.youtube.com/watch?v=ObKqh-oc03o

Maria Soresina - Dante e i Catari 2. Farinata degli Uberti
italiano

Dante era un uomo di grande cultura. Conosceva l’intero scibile dell’epoca e lo utilizzò in modo libero e creativo, prendendo immagini, spunti, idee da tutto e da tutti: non solo dalla Bibbia, ma anche dai pagani (non dimentichiamo che il suo maestro è Virgilio!) e persino dall’Islam. Tutte le possibili fonti sono state indagate dalla critica, ad eccezione di una: il catarismo, la grande eresia del Medioevo, che era diffusissima in tutte le città in cui Dante visse e soprattutto a Firenze dove, a detta degli inquisitori dell’epoca, vi aderiva un terzo della popolazione. Chi erano i catari fiorentini? Abbiamo qualche nome? Sì. I Cavalcanti, per esempio, ma anche uno dei personaggi più famosi della Divina Commedia: Farinata degli Uberti.

Pur ammirandolo moltissimo, Dante lo mette in Inferno, tra gli eretici... E come avrebbe potuto fare altrimenti? Era un uomo di grande notorietà e tutti sapevano che era stato condannato come «cataro».

Nel video racconto la storia di questa condanna, una vicenda fondamentale per capire non solo il canto dedicato a Farinata, ma soprattutto l’atmosfera che si respirava allora e che è alla base di tante scelte effettuate da Dante.

Non voglio rovinare la suspense, ma, sperando di acuire la vostra curiosità, posso anticipare (e so che la cosa vi sorprenderà) che quando Farinata fu condannato e messo al rogo... era già morto da diciannove anni!

Che senso ha? vi chiederete. Perché? Sono domande alle quali troverete una risposta.

E tenete anche conto che il giorno in cui la bara di Farinata fu messa al rogo, a Firenze, Dante aveva diciotto anni!

Su questo tema vi segnaliamo l’articolo di Marco Vannini uscito su “L’Osservatore Romano” del 1 dicembre 2016 titolato “Dante cataro?”che trovate su http://www.osservatoreromano.va/it/news/dante-cataro

occitan

Dante era un òme de granda cultura. Conoissia l’entier saber de l’època e l’adobret d’un biais creatiu, en prenent d’esponchs, d’ideas da tot e da tuchi: ren masque da la Bibla, mas decò dai pagans (desmentiem pas que son magistre es Vergili!) e bèla da l’islam. Totas las fònts possiblas son estaas examinaas da la crítica, gavat una: lo catarisme, la granda eresia de l’Atge Mesan, qu’era mai que difondua en totas las vilas ente Dante visquet e sobretot a Florença, ente, a dicha di inquisitors de l’època, lhi aderia un tèrç de la populacion. Qui eron lhi catars florentins? Avem qualque nom? Sí. Lhi Cavalcanti, per exèmple, mas decò un di personatges pus famós de la Divina Commedia: Farinata degli Uberti.

Bèla se l’admirava un baron, Dante lo buta en Unfèrn, al metz di erétics... e coma auria polgut far autrament? Era un òme ben famós e tuchi sabion qu’era estat condamnat coma “catar”.

Dins lo video cònto l’estòria d’aquesta condamna, un eveniment fondamental per comprene ren masque lo chant dedicat a Farinata, mas sobretot l’atmosfèra que se respirava alora e qu’es a la basa de tantas chausias fachas da Dante.

Vuelh pas gastar la suspense, mas, en esperant d’atissar vòstra curiositat, puei anticipar (e sai que la causa vos sorprenerè) que quora Farinata foguet condamnat e butat al lenhier... era já mòrt da dètz-e-nòu ans !

Que sens a? Vos demandarètz. Perqué? Son de demandas a las qualas trobarètz una responsa. E tenetz decò còmpte que lo jorn que la bara de Farinata foguet butaa al lenhier, a Florença, Dante avia dètz-e-uech ans!

Sus aqueste tèma vos senhalem l’article de Marco Vannini salhit sus l’Osservatore Romano dal 1 de desembre 2016 titolat “Dante catar?”, que trobatz sus http://www.osservatoreromano.va/it/news/dante-cataro