I granai “racchiudono l’oro e il sole”: la vita è apparentemente sconfitta. Ma la luce è più forte delle tenebre, per cui il granaio è anche un “ventre”, che racchiude i “tesori della terra”, quelle “aurore velate di nuvole” che irridono “in silenzio all’inverno e alla carestia del domani”.
Siobhan Nash-Marshall
Nella casa oscura, sotto il tetto paterno,
fila dopo fila i granai sono rigonfi del nuovo raccolto.
Dal loro ampio ventre giungono gli intensi profumi
di autunni pieni di frutta e di campi fertili.
Là c’è la bruna lenticchia, là l’orzo affusolato;
là il grano, premuto dal solco e scorrendo giù dalla montagna,
ha formato un torrente. Racchiudendo l’oro e il sole,
essi sembrano aurore velate di nuvole.
Fra le travi affumicate e le pareti solitarie
il ragno ha disteso le sue vesti polverose.
Dall’alto talvolta scende una lama di luce
che a lungo ha esitato intorno all’abbaino assolato.
Racchiusi nel loro seno i tesori della terra,
sembrano irridere in silenzio all’inverno e alla carestia del domani...
Vigile davanti a loro, rannicchiato nella sua coda pelosa,
il gatto della casa sorveglia, simile a un dio.
commenta