Il nostro viaggio sulle tracce di Catari e Bogomili è andato avanti. Alcune giornate di lavoro ci separano dalla chiusura della fase delle riprese. Dopo essere stati in Bulgaria (in particolare a Sofia, Rila, Preslav, Veliko Tarnovo) abbiamo avviato una campagna di crowdfunding online per partire verso l’Occitania. Siamo saliti sul furgone il 28 aprile 2018. Abbiamo girato in lungo e in largo le regioni abitate dai “buoni cristiani” (così chiamavano sé stessi i Catari), raccogliendo voci e immagini, luoghi e sguardi. Ogni incontro è stato per noi particolarmente significativo, ogni contesto ci ha aperto nuovi orizzonti. Non possiamo elencare tutte le località che abbiamo attraversato, ma eccovi qui un breve elenco: Lastours, Lavaur, Tolosa, Pamiers, Foix, Penne, Bruniquel, Montaillou, Mirepoix, Minerve, Villemur sur Tarn, Montsegur.
Abbiamo ricevuto molti suggerimenti dai nostri donatori e da esperti del settore: territori, paesi, storie e vicende locali molto interessanti. Purtroppo non ci è stato possibile includere ogni suggestione nel nostro itinerario: una storia, per poter essere raccontata, ha bisogno di un numero finito di elementi. E questi devono essere connessi tra di loro. Bogre è anche questo, la visione di un mondo a partire dal nostro sguardo, uno sguardo unico, ma finito, e soggettivo.
Tornati a casa dall’Occitania abbiamo iniziato a lavorare al montaggio di alcune sequenze, per sperimentare e mettere a punto il linguaggio filmico del nostro film documentario, lavorando con il musicista compositore Walter Porro (che aveva già lavorato ai precedenti film di Fredo Valla e collabora con importanti registi) sulle musiche, per cominciare a creare quel tipo di atmosfera che avevamo bene in mente già prima della partenza. Alcuni spettatori hanno gustato queste anteprime a Vernante, il 12 luglio 2018, in una serata dedicata a Bogre, in cui abbiamo festeggiato il successo della campagna di crowdfunding.
A metà settembre la nostra troupe si è dedicata all’Italia centro-settentrionale. Venezia, Padova, Verona, Sirmione, Firenze, Roccavione, Monforte d'Alba: ecco alcuni luoghi “catari” che abbiamo toccato. Le relazioni tra il catarismo italiano e quello occitano sono emerse in tutta la loro forza, e ci hanno preparato per la tappa successiva, ad inizio dicembre, in Croazia e Bosnia-Erzegovina. L’eresia presente in quest’area dei Balcani era quella dei bogomili, e abbiamo avuto modo di discutere della loro presenza attraversando città quali Zagabria, Sarajevo e Mostar.
Il nostro viaggio è stato raccontato sui social networks e in particolare grazie alla pagina Facebook “Bogre – Il film”. Le tappe sono state oggetto di articoli da parte della stampa locale e non, che come sempre è stata molto generosa con il nostro progetto.
Attorno a Bogre, grazie alla partecipazione dei donatori e non solo, si è creata una vera e propria rete dal basso, che sente la necessità di un lavoro sulla storia del catarismo e del bogomilismo capace sì di rispondere ad alcuni interrogativi, ma che allo stesso tempo sia in grado di formularne di nuovi: alcune domande emergono dal passato ma trovano una risposta nel nostro presente, e nell’ “essere umani” che ci contraddistingue, oggi come allora.
Il viaggio di Bogre procederà con il montaggio, un’operazione lunga e complessa che metterà insieme le nostre quattro tappe, cucendole con il filo della storia e della religione, del pensiero e della politica, della società e della cultura. L’uscita del film è prevista nel 2020. Nonostante tutta la nostra buona volontà e la nostra professionalità l’esperienza ci insegna che ci sono buone possibilità che il progetto abbia qualche rallentamento: la produzione di un film documentario richiede grandi disponibilità da parte di coloro che vi collaborano (in un modo o nell’altro, specie dal punto di vista strettamente “tecnico”) e spesso è difficile far coincidere tempi e produzioni, specie per un progetto come il nostro che è partito dal basso (è proprio il caso di dirlo, a partire dalla piattaforma scelta per il crowdfunding: “produzioni dal basso”). Inoltre parte di questo ritardo potrebbe essere dato dal viaggio stesso, che ha portato al progetto di Bogre nuova linfa: esiste il desiderio di dare vita ad alcune visioni registiche e creative, visioni ed elementi che non erano previsti all'inizio del nostro viaggio, che richiedono un impegno (anche economico) maggiore di quello previsto, ma che siamo grati di aver incontrato lungo la strada. Ci siamo messi in viaggio sulle tracce di Catari e Bogomili, e le suggestioni che sono emerse sono tante.
Il nostro viaggio continua, e l’obiettivo finale ora è più vicino.
Chiediamo a tutti coloro che intendono continuare a collaborare con il nostro progetto di mettersi in contatto tramite la pagina Facebook (è possibile inviare messaggi privati alla pagina) o privatamente, direttamente con il regista Fredo Valla (fredovalla@libero.it). Siamo aperti a collaborazioni o a proposte produttive che possano coinvolgere una delle nostre macro-tappe (Bulgaria, Occitania, Italia, Croazia e Bosnia-Erzegovina), per procedere verso la chiusura del film documentario e per immaginare e realizzare la sua distribuzione negli stessi territori.
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