Titolare dell'Achillea, azienda biologica montana sita in Paesana, Bruno abita da ormai più di dieci anni ad Ostana, conosciuta tuttavia molti anni prima, in un momento storico di forte crisi dei paesi alpini colpiti da un perdurante spopolamento.
Egli può essere considerato un pioniere della rivitalizzazione demografica di abitati tradizionali, in quanto, al di là della tendenza ancora molto forte all'urbanizzazione, egli acquistò negli anni '90 un rudere in frazione Marchetti, non per farne una seconda casa bensì la sua principale abitazione.
Ciò che lo stupì prima di tutto fu, al di là dello spettacolare panorama sul Monviso, il patrimonio architettonico locale per lo più intoccato, che ha costituito per lui, così come per molte altre persone ora residenti nel comune, l'incentivo alla scelta di trasferirsi. E così, negli anni, diviso tra il lavoro a Paesana e la nuova vita ad Ostana, Bruno ha scrutato quel bosco sotto casa, composto di querce, frassini, olmi, aceri e faggi e rinselvatichito per via dell'abbandono dell'uomo, divenuto il luogo ispiratore di numerose storie serali per la propria figlia, dalla cui fantasia è nata recentemente la raccolta di fiabe intitolata "La volpe furbetta".
Osservandolo e conoscendolo, Bruno ha pensato di renderlo fruibile ed accessibile, per trasmetterne il valore di patrimonio naturalistico ma anche di spazio spirituale.
È nato così, dopo alcuni anni anche travagliati, Il Bosco Incantato, inaugurato il 20 luglio scorso, e oggi meta di numerosi visitatori e di iniziative culturali come il Jazz Visions Festival, ospitato il 18 agosto nell'area dedicata agli eventi all'aperto. Proprio quest'area, concepita come un teatro, con un piattaforma lignea per l'esibizione artistica ed un anfiteatro di gradoni di pietra per ospitare il pubblico, è una delle sette oasi che compongono il bosco.
Immergendosi in esso con una breve discesa che ha del catartico, si oltrepassa l'Oasi dei sensi, un giardino botanico che ospita la preziosa flora autoctona della Valle Po, con uno stagno e il rumore dello scorrere del Fürnass, il corso d'acqua perenne che alimenta di vita il bosco, per poi risalire all'orto di permacultura che accoglie e nutre frutta e verdura nella massima spontaneità che la natura sa offrire.
Il bello del percorso è che si può ripetere all'infinito ed ogni volta percorrendo sentieri diversi, così, seguendo il corso del rio, sotto la guida di Bruno, giungiamo all'Oasi delle acque della salute, una struttura che ospita un percorso Kneipp, fatto di pozze d'acqua fredda e calda alternate, da sperimentare in qualsiasi stagione per la rigenerazione del sistema nervoso e della circolazione sanguigna.
La spettacolarità degli alberi è esemplificata dal tronco di un vecchio olmo, altra oasi, ma, alzando lo sguardo e scorgendo il cielo, non si può non notare le diverse fronde delle altre specie ondeggiare col vento.
Infine, attraversando ancora una delle porticciole in legno che si trovano lungo il percorso, a metafora dell'apertura verso un nuovo spazio, si arriva a Le voci nel Bosco, ossia la piattaforma con il teatro mentre, di fianco, si trovano lo Spazio dell'armonia, un giardino zen composto da una sabbia bianca finissima, attraversabile a piedi nudi e la Casa sull'albero, una struttura in legno rialzata dove poter ammirare da un'altra prospettiva il luogo in cui si è immersi e concedersi qualche momento di relax.
Il bosco esemplifica per Bruno il concetto di bellezza, inteso quale stimolo derivante dal contatto con la natura, con gli alberi, gli animali e le pietre che, come le persone, sono ognuno diverso dall'altro e, per questo, vanno conosciuti uno ad uno e rispettati nella loro unicità.
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